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Il ‘sextape’ di Valbuena: la Procura ha chiesto il processo per Karim Benzema

La Procura di Versailles ha deciso per il processo nei confronti dell’ex attaccante della nazionale francese: accusato di ‘complicita’ in tentativo di ricatto’ nei confronti di Mathieu Valbuena. Il caso risale al 2105, quando l’attuale giocatore del Real Madrid invitò il compagno di nazionale a pagare per un filmato compromettente, girato dallo stesso Valbuena con la sua compagna, finito nelle mani di un gruppo di ricattatori.
A cura di Alberto Pucci
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Il famoso scandalo ‘sex-tape', che ha visto coinvolti cinque anni fa Karim Benzema e Mathieu Valbuena, torna ad agitare il mondo del calcio francese ed europeo dopo la decisione della Procura di Versailles. Nelle ultime ore, i giudici hanno infatti messo sotto processo l'attaccante del Real Madrid con l'accusa di ‘complicita' in tentativo di ricatto'. Dopo mesi e mesi di indagini, gli inquirenti sono dunque convinti che Benzema abbia realmente fatto pressioni sull'ex compagno di nazionale, con l'intento di convincerlo ad assecondare e pagare i ricattatori.

La confessione di Benzema

L'episodio risale al 2015 e ad un video ‘hot' che Valbuena girò con la sua compagna: un filmato compromettente, che finì nelle mani di un gruppo di ricattatori a quanto pare vicini allo stesso Benzema. Arrestato e interrogato nel novembre 2015 con altre cinque persone per tentata estorsione, l'attaccante confessò di aver parlato del video con Valbuena durante un ritiro della nazionale a Nizza nell'ottobre 2015, prima di una partita amichevole contro l'Armenia. Nonostante le parole del suo legale ("Benzema non ha nulla da rimproverarsi"), pagò la sua presunta complicità con il controllo delle autorità giudiziarie per 4 mesi e la perdita del posto nella nazionale di Didier Deschamps.

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Scagionato Djibril Cissè

Lo scorso dicembre, la Corte di Cassazione aveva intanto respinto l'appello dell'attaccante del Real Madrid, che aveva contestato il risultato delle indagini, aprendo dunque le porte al possibile processo penale. Le indagini svolte in questo lunghi cinque anni, hanno invece scagionato, e stabilito il non luogo a procedere, per Djibril Cissè: ex calciatore ivoriano del Liverpool, anche lui finito nel mirino degli inquirenti e nel 2015 indagato per complicità. Nelle prossime settimane, il tribunale dovrà decidere luogo e data per l'inizio del processo.

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