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Il settembre d’oro di Victor Osimhen: segna come Benzema e più di Haaland

Il Napoli ha finalmente (ri)trovato il suo bomber? I numeri di Victor Osimhen sono devastanti, sia come finalizzatore del gioco sia come uomo squadra. Intorno a lui Spalletti ha costruito un assetto verticale capace di esaltarne le sue qualità. A settembre figura accanto a Benzema del Real Madrid quale miglior marcatore del mese. E la sua media gol è straordinaria.
A cura di Maurizio De Santis
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Sei gol in 419 minuti giocati a settembre. Tra i migliori marcatori dei maggiori cinque campionati europei accanto c'è il nome di Victor Osimhen accanto a Karim Benzema del Real Madrid. Meglio di Haaland (Borussia Dortmund) e Nkunku (Lipsia) fermi a quota 5 nell'ultimo mese, secondo i dati raccolti dalla Opta. In media la punta del Napoli ha segnato finora (eccezion fatta per il match di agosto col Venezia) ogni 69′: è come andare in campo e avere la certezza di avere almeno una rete al sicuro. Dietro il primato (6 vittorie su 6, 18 punti) in Serie A c'è anche il suo rendimento pazzesco. Ne sa qualcosa il Leicester che in Europa League è rimasto tramortito dall'uno-due nella ripresa e da qualche occasione di troppo sprecata per la frenesia: il 2-2 in rimonta della squadra di Spalletti in Inghilterra porta la sua firma.

I numeri di Victor Osimhen suggeriscono che il Napoli ha finalmente (ri)trovato il bomber che mancava. Presto per accostamenti eccellenti (come Cavani o Higuain) ma il nigeriano è l'icona di questa squadra che Spalletti ha ridisegnato intorno alle qualità dell'ex Lille. Paolo Di Canio, mai tenero nei suoi giudizi a Sky, s'è detto sorpreso dal rendimento del calciatore definendolo una sorta di velociraptor per la rapidità dei movimenti, per il modo in cui si fionda in avanti e affonda il colpo. Il resto lo fa la capacità di mettersi al servizio dei compagni e la lezione che ha imparato: si vince di squadra. Tant'è che è stato lui stesso a parlare di "comunicazione" di come sia importante l'intesa e il lavoro, il dialogo che in settimana si costruisce in allenamento anche con il centrocampo.

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L'espulsione contro i lagunari (rosso diretto) per uno scatto di nervi è stata cancellata da prestazioni convincenti. Il buon esito del ricorso presentato dal club (prese 2 giornate di squalifica poi ridotte a una) a Osimhen ha dato la scossa e la consapevolezza che la potenza è nulla senza controllo, nelle reazioni alle provocazioni così come nell'intelligenza di gestire le proprie energie. Da allora la curva di rendimento è in netta risalita, lo testimoniano i dati complessivi dall'inizio della Serie A: ha giocato 5 incontri e realizzato 4 reti (2 contro la Sampdoria, oltre a Udinese e Cagliari) in 352 minuti, una ogni 88′. Performance che si completa con il doppio sigillo in Europa League nei 90 minuti furibondi di Leicester. Totale: 6 centri in 6 gare (442 minuti), uno ogni 74′. La previsione del presidente, Aurelio De Laurentiis ("sarà un Napoli Osimheniano"), si sta avverando.

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