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Mondiali in Qatar 2022

Il Senegal si gioca la carta della disperazione per portare Mané ai Mondiali: “Useremo i marabutti”

Sadio Mané ha un problema al ginocchio che richiede diverse settimane per guarire, ma il Senegal annuncia l’abbandono alle vie della medicina per affidarsi ad altro: i marabutti.
A cura di Paolo Fiorenza
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La notizia dell'assenza di Sadio Mané ai Mondiali che cominceranno tra 10 giorni in Qatar si è abbattuta come una mazzata sulle ambizioni della nazionale che ha trionfato in Coppa d'Africa all'inizio di quest'anno. Il 30enne attaccante del Bayern Monaco si era fermato nel corso dell'ultimo match giocato dai bavaresi in Bundesliga martedì scorso contro il Werder Brema. Una larga vittoria per 6-1 offuscata dal problema al ginocchio che ha costretto il giocatore arrivato in estate alla corte di Nagelsmann ad uscire dal campo dopo appena 20 minuti dall'inizio del match.

Il volto di Mané non aveva fatto presagire nulla di buono mentre si dirigeva verso gli spogliatoi ed infatti le notizie diffusesi ieri hanno dato praticamente per certa la sua assenza dalla lista dei convocati che sarà comunicata dal Ct Aliou Cissé, a causa di un problema tendineo al ginocchio destro che richiede "diverse settimane" per guarire. Tuttavia è difficile arrendersi alla realtà quando si parla della stella della nazionale, dell'uomo che si sperava potesse far sognare un Paese intero assieme ai vari Koulibaly e Mendy.

Sadio Mané con la maglia del Senegal nella finale della Coppa d'Africa vinta lo scorso febbraio
Sadio Mané con la maglia del Senegal nella finale della Coppa d'Africa vinta lo scorso febbraio

E dunque in Senegal non ci è arresi: in questi ultimi giorni che mancano al termine ultimo indicato dalla Fifa per consegnare l'elenco definitivo dei 26 giocatori selezionati per i Mondiali, si farà di tutto per esplorare anche la più piccola possibilità che l'attaccante possa rimettersi in sesto per prendere parte al torneo in Qatar. Dove per tutto si intende anche il ricorso a pratiche non strettamente mediche, abbandonando le vie della ragione per abbracciare strade in cui fede e misticismo appaiono le uniche luci da seguire.

Un approccio della disperazione alla vicenda che viene annunciato dalle parole non di qualche tifoso o parente di Mané, ma di Fatma Samoura, segretario generale della FIFA: "Il Senegal non può ancora digerire questa notizia. Tutti avevano previsto che andassimo molto lontano ai Mondiali. Utilizzeremo i nostri marabutti, li imploreremo. Speriamo in un miracolo, Mané deve esserci". I marabutti cui si riferisce la dirigente senegalese sono delle figure caratteristiche della cultura islamica, dai molti poteri e attribuzioni. Una sorta di santoni che sarebbero tra le altre cose in grado di restituire la salute alle persone. Il termine per la presentazione dei convocati scade lunedì prossimo alle 19: i marabutti devono sbrigarsi se il Senegal vuole poter contare su Mané ai Mondiali.

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