Il Senegal di Koulibaly e Mané vince per la prima volta la Coppa d’Africa, Egitto battuto ai rigori
Il Senegal ha vinto la Coppa d'Africa 2022, ai rigori ha sconfitto l'Egitto e vince per la prima volta questa manifestazione. Per il Senegal è il primo storico successo in questa manifestazione.
Pronti, via e c'è subito una grande occasione per il Senegal, che al 3′ si procura un calcio di rigore per un fallo netto ai danni di Ciss. Prima della conclusione Salah catechizza il portiere Gabaski, gli suggerisce la possibile conclusione di Mané, suo compagno del Liverpool. Mané vede tutto e si infuria, li riprende entrambe, ma quando va dal dischetto non è tranquillo e sbaglia. Gabaski è ancora decisivo, e soprattutto quasi insuperabile dagli undici metri. Il Senegal persa la chance di segnare, si abbassa un po', il colpo lo sente, ma poi si rimette in carreggiata, fa la partita, ma senza scoprirsi troppo, perché l'Egitto in contropiede è molto pericolosa sempre, non solo con Salah, un po' troppo nervoso e che finisce per discutere pure con l'arbitro.
Nella ripresa è l'Egitto ad avere più birra in corpo e ha un paio di grosse occasioni, ma lo 0-0 non si schioda, cosi è pure nei tempi supplementari dove Dieng ha un'occasione d'oro e nel complesso i due portieri sono di gran lunga i migliori. Mendy, al netto di un paio di incertezze, si conferma un numero di livello, come il sorprendete Gabaski. Allo scoccare del 120′ l'arbitro fischia la fine pure dei supplementari, è sempre 0-0: calci di rigore. Il primo a calciare è Koulibaly che supera Gabaski, che tocca ma non basta. Poi due trasformazioni prima di un errore per parte, gol di Djeng, sbaglia Lasheen, Mané torna sul dischetto e questa volta è perfetto. Il Senegal fa la storia.
Dopo la partita inizia una festa splendida, tutti i calciatori ricevono le medaglie. Capitan Koulibaly sale in tribuna, riceve la coppa dalle mani del presidente del Camerun, ma non la solleva in tribuna, scende giù e festeggia con i compagni di squadra. Mentre in Senegal dopo il rigore trasformato da Mané è partita una festa pazzesca, e meravigliosa.