Il selfie con Son al fischio finale di Corea del Sud-Giordania fa discutere: arriva dopo una beffa
Episodio molto curioso quello che è andato in scena al termine del match tra Corea del Sud e Giordania del girone E della Coppa d'Asia 2024 che si sta disputando in Qatar. La formazione giordana ha visto sfumare nei minuti di recupero una vittoria che le avrebbe regalato la matematica certezza della qualificazione alla fase ad eliminazione diretta con la beffa arrivata per mano di un proprio calciatore, il difensore Yazan Abo Al Arab, protagonista di uno sfortunato autogol che ha fissato il punteggio finale sul 2-2.
Un colpo che avrebbe abbattuto chiunque ma non, evidentemente, lo staff tecnico della Giordania dato che al fischio finale il primo pensiero di alcuni collaboratori del CT Hussein Ammouta è stato quello di raggiungere la stella della nazionale avversaria, l'ala del Tottenham Son Heung-min (che aveva aperto le marcature con cucchiaio su calcio di rigore prima della rimonta giordana arrivata nei minuti finali del primo tempo con l'autorete di Park Yong-Woo e il gol di Al Naimat) per realizzare il proprio sogno e immortalare il momento.
Un membro dello staff tecnico della Giordania infatti è riuscito ad avvicinare il capitano della Corea del Sud e scattarsi un selfie con lui salvo poi tornare tutto fiero e sorridente ad occuparsi dei calciatori della sua nazionale che erano invece quasi disperati per la prestigiosa e importante vittoria sfumata a pochissimi minuti dal triplice fischio finale.
La scena del membro dello staff tecnico del CT Hussein Ammouta che al fischio finale chiede il selfie a Son è stata ripresa dalle telecamere ed inevitabilmente è finita sui social network dove è diventata virale attirando tantissimi commenti tra chi condannava il gesto dell'uomo perché visto come una mancanza di rispetto nei confronti dei giocatori che allena e chi invece lo difendeva in quanto anche gli addetti ai lavori hanno i propri idoli e, in quelle rarissime volte in cui riescono a trovarseli davanti, hanno inesorabilmente la voglia di portarsi a casa un ricordo di quell'incontro per loro così speciale.