Il segreto di Messi: nei primi minuti di partita ignora il pallone e studia l’avversario
Perché Leo Messi in avvio di ogni partita si isola dal gioco? Cosa c'è dietro questa scelta che si ripete ormai da anni, in tutte le partite del Barcellona? Si tratta di una situazione che conferma ulteriormente l'eccezionalità del calciatore argentino: la Pulce infatti utilizza i primi minuti di ogni incontro per "prendere confidenza" con gli avversari, studiarne posizione e movimenti, per poi affondare il colpo sfruttando tutto il suo immenso talento.
Leo Messi e la strategia nei primi minuti di ogni partita
Ai più attenti osservatori non è sfuggito un curioso particolare relativo alle partite di Leo Messi, uno dei più grandi calciatori della storia. Il numero 10 del Barcellona in occasione dei primi minuti di gioco sembra disinteressarsi del pallone, partecipando poco all'azione dei catalani. Un "isolamento" volontario che nasconde una scelta precisa e dettata da una vera e propria strategia. Messi infatti cerca di "leggere" la partita, e studiare soprattutto l'atteggiamento tattico dei suoi avversari, e la posizione. Un modo insomma per mettersi nelle condizioni ideali per dare sfogo a tutto il suo talento, fissando nella sua mente ogni minimo dettaglio e punti deboli.
Messi si isola dal gioco per studiare gli avversari
In un'intervista concessa al Financial Times, uno degli ex allenatori di Messi Ernesto Valverde (esonerato pochi mesi fa dal Barcellona e sostituito da Setien), ha parlato proprio dell'atteggiamento del campionissimo argentino e delle sue differenze dagli altri: "I calciatori spesso invece di analizzare, interpretano il gioco. È diverso. Sul campo non puoi pensare devi giocare. Messi però è un caso estremo riserva i "primi minuti" di ogni incontro per l'interpretazione". Il mister ha evidenziato che in avvio di partita la Pulce ignora la palla e fa una ricognizione nei pressi della difesa avversaria, fissando le posizioni dei giocatori nella sua mente: "Man mano che il gioco prosegue, lui ‘entra' a poco a poco. Ma sa perfettamente dove sono i punti deboli dei rivali".