Il segreto di Kvaratskhelia spiegato in maniera discutibile: “Ha la faccia di uno che muore di fame”
Ieri a Milano si è svolto il Gran Galà del Calcio e il milanista Leao è stato incoronato miglior giocatore dello scorso campionato di Serie A. Assieme al portoghese, nel tridente della Top 11 sono presenti anche Vlahovic e Immobile. Qualcosa ci dice che uno di quei tre posti l'anno prossimo sarà occupato dal pezzo unico che il Napoli è stato capace di pescare in Georgia, su un palcoscenico scarsamente illuminato dai riflettori. Khvicha Kvaratskhelia sta trascinando la squadra azzurra dal primo momento in cui ha messo per la prima volta piede nel calcio italiano: vetta solitaria sia in campionato che nel girone di Champions League, dove la qualificazione agli ottavi di finale è già stata portata a casa con due turni di anticipo.
Con l'assist al bacio regalato domenica a Victor Osimhen, che ha consentito al nigeriano di segnare il gol decisivo nella vittoria per 3-2 sul Bologna, il 21enne di Tbilisi si è sdebitato col compagno per il bel gesto del rigore cedutogli qualche giorno prima contro l'Ajax e ha portato il conto stagionale a 7 reti e 8 assist in 14 partite giocate. Decisivo, determinante, strepitoso, immarcabile: le parole ormai sono finite per descrivere questo Unicorno che sprigiona calcio ogni volta che ha il pallone tra i piedi.
Qualcuno allora ha provato ad aggiungere una frase originale per Kvaratskhelia e tuttavia le parole gli sono sfuggite incontrollate, in maniera decisamente censurabile. È accaduto a Enrico Fedele, procuratore ed ex direttore sportivo del Parma, volto molto noto come opinionista nei programmi televisivi napoletani. Sempre pungente e sapido nei suoi interventi, stavolta è andato decisamente oltre nello spiegare la voglia di arrivare del giocatore georgiano: "Tiene la faccia di San Luigi, la faccia appesa, di uno che muore di fame. Ha la fame di arrivare e questo lo porta ad essere anche egoista".
Secondo Fedele, peraltro, il fenomeno azzurro avrebbe anche un problema posturale: "Ha una postura che sembra Belotti quando corre, è un po' gobbo". Ovviamente anche il procuratore – nel suo intervento su Tele A – si è sperticato in elogi per Kvaratskhelia dal punto di vista tecnico: "Questo ha qualche cosa di diverso, mentre i giocatori esterni sono bravi nella prima sterzata e nel dribbling, questo sterza e risterza e ha due piedi. Quindi il difensore quando fa la fotografia all'attaccante dice ‘ora col corpo lo metto nella posizione dove lui ha il piede meno forte', ma questo o a destra o a sinistra ti fa gol".
"E poi ha le gambe forti, a differenza di Lozano che è rapido nei primi metri – ha continuato Fedele – questo ha anche un po' di turbo, non c'è niente da fare. Lui salta l'uomo con la rapidità, con la velocità, con la sterzata, con la controsterzata. Aver trovato questo è come aver trovato un solitario, un diamante". Senza bisogno di scomodare San Luigi.
