Il segreto di Jorginho sui rigori è un gesto che ripete sempre: “Così sono più calmo”
Freddo. Sicuro di sé. Perfetto nell'esecuzione del calcio di rigore. La semplicità con la quale Jorginho ha battuto il penalty che ha regalato vittoria contro la Spagna e qualificazione in finale agli Europei è da manuale del calcio. Ha fatto esattamente tutto ciò che dovrebbe fare un campione che, nel momento cruciale del match, quando ha addosso gli occhi di tutti e il peso della responsabilità, riesce a isolarsi, a non sentire più nulla che non sia il battito del suo cuore. Lo ha calmato, si è calmato mettendo in atto il gesto più naturale al mondo. "
Ho fatto un bel respiro e ho calciato – le parole di Jorginho ai microfoni della Uefa -. Ho fatto quello per cui mi alleno. Dopo ti senti più leggero.
È così che l'ex calciatore del Napoli, oggi al Chelsea, dopo aver conquistato la Champions con i Blues adesso culla il sogno tutto Azzurro di sollevare un altro trofeo. A Webley, in Inghilterra. Dinanzi agli occhi di quella Premier che lo aveva definito "non pronto" perché il suo fisico non era abbastanza bestiale da resistere agli urti e ai ritmi del calcio che si pratica al di là della Manica. Ha smentito tutti, convinto anche gli scettici più acerrimi. E guarda avanti.
Unai Simon è davanti a lui. Allarga le braccia come a restringergli la porta. Jorginho non si lascia impressionare e va sulla palla come se stesse giocando tra amici, con la stessa serenità con la quale batte in allenamento. È rilassato, concentrato, nulla lo può scalfire. Portiere da una parte, palla dall'altra. La calma serafica si trasforma in gioia. Serra i pugni e urla tutta la propria soddisfazione.
Dopo, quando calci, senti che è finita ed è come togliersi un peso dalle spalle… però in quel momento ho cercato di dimenticare tutto quello che c'è intorno, di fare quello per cui mi sono allenato. Ho controllato la respirazione e ho fatto quello che so fare.
Jorginho è da Pallone d'Oro? Cassano ha bocciato in maniera netta anche solo l'ipotesi che possa figurare tra i candidati. Lui, abituato ad agire a fari spenti e nel silenzio del suo lavoro, nemmeno ci pensa. All'orizzonte c'è la finale degli Europei da conquistare.
È stata una partita sofferta, contro una grane squadra, che ci ha fatto correre tanto – ha aggiunto Jorginho -. Questo gruppo non molla, l'Italia non molla mai. Meritiamo il meglio.