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Il segreto di Dybala: Mourinho a Roma gli concede quello che Allegri aveva smesso di dargli

Paulo Dybala sta cambiando la Roma e la Joya è sempre più al centro della squadra: come Mourinho ha dato all’argentino quello che non gli ha saputo dare Allegri.
A cura di Vito Lamorte
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Paulo Dybala si sta prendendo la Roma e la sta cambiando con la sua qualità. Il calciatore argentino è arrivato nella Capitale tra l'enorme entusiasmo dei tifosi giallorossi e le mille domande sulle sue condizioni fisiche dopo i tanti infortuni avuti negli ultimi anni. Beh, la risposta arriva dal campo: la Joya è sceso in campo in tutte le gare ufficiali della squadra di José Mourinho e il suo bottino, finora, è di 4 gol e 2 assist in 607′.

L'ex attaccante della Juventus si sta ritagliando un ruolo tutto suo nello scacchiere giallorosso e il suo allenatore gli sta concedendo sempre meno compiti difensivi per averlo lucido nella metà campo avversaria. Dybala gioca a tutto campo ma non ha mansioni di copertura specifiche perché Mourinho vuole sempre la sua qualità pronta per colpire o per innescare i compagni verso la porta avversaria.

Nel 3-4-2-1, che lo Special One sta portando avanti dallo scorso anno, Dybala è uno dei due uomini sulla trequarti che hanno il compito di innescare l'attaccante, che sia Abraham o Belotti, e di trovare le migliori soluzioni offensive per la squadra. L'argentino gode l'assoluta libertà di spaziare sul fronte d'attacco e questo lo rende sempre imprevedibile per gli avversari. La sua zolla di partenza è sempre quella destra, che gli permette di ‘venire nella zona centrale del campo' a giocare con il piede preferito ma la sua libertà a livello tattico e di movimento è totale.

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Con la maglia giallorossa la Joya sembra avere quel ruolo da protagonista che alla Juventus ha avuto nei primi anni ma che, complici anche i tanti infortuni, non riusciva più a ritagliarsi. Se nell'anno di Maurizio Sarri in bianconero riuscì a vincere il premio di MVP, nelle ultime due stagioni le cose sono andate in maniera diversa e Dybala non sempre è stato messo nelle condizioni di esprimere le sue qualità.

Anche la seconda parentesi con Massimiliano Allegri non è stata all'altezza della prima: l'allenatore toscano al suo ritorno a Torino non è stato più in grado di metterlo a suo agio e il suo ruolo di leader tecnico nella squadra è scemato settimana dopo settimana.

Certamente i tanti stop hanno condizionato il suo rendimento ma il Dybala che abbiamo ammirato nelle prime stagioni in bianconero non esisteva più. Adesso Paulo ha ritrovato la serenità e quella centralità che forse cercava e chiedeva anche a Torino ma che nei mesi invernali tra 2021 e 2022, quando è saltato il rinnovo del contratto e si è arrivati alla rottura, si è trasformata rapidamente da ‘capitano del futuro' a ‘non fa più parte del progetto tecnico'.

La Joya ha ritrovato il sorriso e la Roma si sta godendo un calciatore fantastico.

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