Il segreto del fisico straordinario di Adama Traoré: “Mi alleno poco, è genetica”
La potenza è nulla senza controllo. Adama Traoré ala dei "wolves" inglesi mescola l'una e l'altro aggiungendo un pizzico di velocità alle straordinarie doti atletiche. Una miscela esplosiva che fa di lui uno dei calciatori più versatili e pericolosi nel ruolo. È alto 178 centimetri e ne pesa 75 kg a dispetto del fisico scolpito da una muscolatura perfetta.
"Perché non parli", gli avrebbe urlato Michelangelo… lui avrebbe risposto ringraziando il suo "pigmalione" di avergli donato aspetto aitante, dinamismo, prestanza e quella innata capacità di allenarsi quanto basta in palestra per presentarsi "ben piazzato" di spalle, esibire bicipiti scultorei, deltoidi che sembrano esplodere, pettorali così definiti e pronunciati da costringere il club ad adattargli le divise (perché qualcuna ha rischiato di strapparsi), addominali che farebbero invidia anche a Cristiano Ronaldo, dorsali da "armadio", e gambe che sono un concentrato di forza ed elasticità.
Non chiamatelo "incredibile Hulk" solo perché ai tempi di Barcellona era un ragazzo "normale" e dalla NFL (la lega di football americano) lo avevano chiamato per un provino. Traoré vi rivolgerà uno sguardo benevolo (di quelli che "ti spiezzo in due quando voglio") e poi vi spiegherà che quel ben di Dio che si ritrova è un dono della natura. Anzi, utilizzerà un termine più specifico: "È genetica, perché mi alleno poco".
Ha una predisposizione tale che non deve sottoporsi a sedute estenuanti né ad esercizi particolarmente faticosi, né irrorare i muscoli con pozioni stimolanti: utilizza gli stessi attrezzi che si potrebbero trovare in un normale fitness club: mette il giusto carico e inizia a "pompare", come si evince anche da un video pubblicato dai Wolverhampton. Il titolo? Allenarsi come Adama… se ce la fate, accomodatevi a patto di trovare anche personal trainer compiacenti e forzuti a sufficienza per aiutarvi a calibrare la muscolatura delle gambe e dei polpacci.
È uno dei calciatori che lavoro sodo e soprattutto è molto disciplinato nell'applicazione delle direttive – ha ammesso Conor Coady, allenatore dei wolves -. Direi che è un ragazzo straordinario per la squadra.