Il Sassuolo ci mette cuore, pari d’oro a Udine. Ma perde (ancora) Berardi per infortunio
Quattro, due per parte. Un punto a testa che cambia poco o nulla classifica di Udinese e Sassuolo: friulani a quota 30 punti, al sicuro nel margine di metà classifica; emiliani che tengono la testa fuori dall'acqua (grazie al +10 sul Verona terzultimo) e portano a casa un punto d'oro soprattutto alla luce di come s'erano messe e cose.
Una in particolare la nota stonata per i neroverdi: l'infortunio muscolare che ha costretto Domenica Berardi a uscire dal campo dopo una decina di minuti dall'inizio dell'incontro. La smorfia sul viso, la mano che massaggia la coscia sinistra, l'espressione rivolta alla panchina per richiamare l'intervento dello staff medico sono le istantanee di quei momenti che spiegano bene quale sia stato il disagio provato e, più ancora, il timore che la fitta nasconda altro.
Ci sarà contro il Napoli nel prossimo impegno di campionato? Alla Dacia Arena è stato Bajrami a prendere il suo posto. Difficile dire adesso se andrà o meno in campo al "Maradona", ma il rischio che possa saltare anche quella gara (nel recente passato è rimasto fuori in altre occasioni per acciacchi muscolari) è palpabile.
Emergenza e sofferenza. Il Sassuolo ha fatto fronte alla situazione difficile mostrando quella giusta dose di carattere che ti aiuta a uscire anche dalle situazioni più complesse. A Udine s'era messa subito male, malissimo, a prescindere dal ko dell'attaccante. Passa un minuto e Udogie va già in gol, la squadra di Dionisi ha il merito (e la fortuna) di metterci una pezza poco dopo: Matheus Enrique rimedia e fa pari
Botta e risposta. È il filo conduttore dell'incontro che si accenderà ancora intorno alla mezz'ora quando Bijol capitalizza un assist di Samardzic e in spaccata batte Consigli. Strada spianata e inerzia della gara ribaltata? No, perché il Sassuolo trova la forza (e un aiutino da parte della dea bendata) per acciuffare il 2-2 nel recupero del primo tempo. Perez dell'Udinese la combina grossa: il cross di Bajrami in apparenza non crea pericoli, la deviazione maldestra del calciatore (di braccio) rovina tutto.
Nella ripresa è la formazione di Sottil a tenere le fila del gioco, quella di Dionisi si arrangia e si difende come può pungendo in contropiede (Frattesi e Bajrami), Thauvin e Samardzic provano a ricamare azioni e ad affondare i colpi. Success, che prende il posto di Beto per l'assalto finale, ha licenza di fare solo una cosa: puntare l'uomo, attaccare, creare scompiglio, aprire varchi. Ci riuscirà anche ma laddove nulla può la difesa del Sassuolo c'è Consigli che ci mette una mano (e un piede) provvidenziale.