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Il rituale di Kyle Walker prima di ogni partita: perché si versa l’acqua in faccia e poi la sputa

Prima di scendere in campo Walker compie sempre lo stesso gesto, una routine diventata celebre fra i tifosi: sputa l’acqua formando una fontana imitando un altro celebre sportivo.
A cura di Ada Cotugno
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C'è un rituale molto preciso che Kyle Walker ripete ogni volta prima di cominciare una partita. Prima di scendere in campo porta con sé una bottiglia di acqua, si schiera con il resto della squadra, saluta gli arbitri e gli avversari, scatta la foto di rito e poi si versa l'acqua in faccia soffiando e formando una fontana con le goccioline. Un momento scenografico che i fotografi hanno immortalato tante volte e che ovviamente è stato ripetuto anche alla sua prima gara con la maglia del Milan.

Pochi istanti prima del fischio d'inizio del derby contro l'inter il terzino ha concluso con grande attenzione tutti i gesti che ripete ogni volta, un rito indispensabile che gli permette di caricarsi e di affrontare al meglio ogni gara. Ormai non può più farne a meno, fa parte della sua preparazione, e dietro quei gesti si nasconde un riferimento ben preciso che si porta dietro da quando era un ragazzino con il sogno di esordire in Premier League.

@acmilan

@Kyle Walker pre-match ritual ❤️🖤

♬ suono originale – AC Milan

Perché Walker sputa l'acqua prima di ogni partita

È una routine ormai assodata alla quale assistiamo puntualmente ogni volta che scende in campo. È come se fosse il suo segno distintivo, diventato ormai celebre grazie ai tifosi e alle fotografie scattate prima dell'inizio della partita. Non è un gesto casuale e soprattutto ha un riferimento ben preciso: si tratta della stessa mossa fatta da Triple H in WWE ogni volta che mette piede sul ring, lo stesso identico rituale che Walker ha deciso di seguire.

Lo ha spiegato lui stesso appena è arrivato a Milano, per soddisfare la curiosità dei suoi tifosi che da sempre lo hanno visto alle prese con questo gesto: "Lo faccio da quando giocavo per lo Sheffield United. Guardavo un sacco di WWE quando ero un bambino. Lo faccio come Triple H, che è il mio wrestler preferito. Lui lo faceva sempre ogni volta prima di salire sul ring. Anche per me giocare a calcio era come salire sul ring, è semplicemente diventato un rituale portafortuna che mi porto dietro da quando ero bambino".

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