Il rituale di Cristiano Ronaldo a fine allenamento con la Juve: “Una tensione incredibile ogni volta”
Cristiano Ronaldo punta sempre al massimo in ogni allenamento e ricerca la perfezione in ogni fondamentale, ma vederlo dietro le quinte è un'esperienza unica. L'impatto di Roberto Baronio con il portoghese è stato fortissimo e l'allenatore è rimasto senza parole quando ha visto cosa faceva alla fine di ogni seduta: l'ex collaboratore di Andrea Pirlo ha raccontato tutta la routine di CR7, fatta di pratica, disciplina e attenzione maniacale a ogni dettaglio.
Nell'intervista ai microfoni di TVPlay l'ex giocatore, arrivato sulla panchina della Juventus nel 2020, si è ritrovato faccia a faccia con il grande campione e i suoi riturali dopo ogni allenamento. Si è ritrovato a fargli da assistente speciale sui colpi di testa e ogni volta la tensione era alle stelle per un aspetto in particolare.
Gli allenamenti di Baronio con Cristiano Ronaldo
La parte più strana della sua avventura come collaboratore tecnico alla Juventus è stata di sicuro trovarsi alla Continassa per allenare il portoghese. La sua dedizione lo ha colpito al punto da lasciarlo senza parole: "Una cosa che mi ha impressionato è che voleva allenarsi sui colpi di testa. Voleva che qualcuno di noi gli facesse un cross morbido sulla zona del dischetto del rigore, lui prendeva la rincorsa e si metteva là".
Per Baronio era una grande responsabilità perché la pressione di sbagliare era dietro l'angolo: "Chiedeva spesso a me di crossargli la palla ed era una tensione incredibile tutte le volte. La mia tensione era alta, come sbagliava lui o io era un casino. Da fermo non sbagliavo i cross, ma devi metterci la tensione di fare un cross per Cristiano Ronaldo, soprattutto quando non era solo ma magari si metteva McKennie o un altro per fare la sfida, se per sbaglio la mettevi meglio a McKennie anziché a lui era un dramma".
L'imposizione della Juventus su CR7
Baronio poi ha raccontato un altro retroscena sul suo arrivo alla Juventus. Nel 2020 è entrato a far parte dello staff di Andrea Pirlo e nel primo incontro con la nuova società gli sono stati imposti dei paletti riguardati Cristiano Ronaldo: "Quando siamo arrivati alla Juve con Pirlo, Tudor e la società avendo Cristiano gli hanno spiegato che prima di partire dal modulo che avevamo in testa bisognava partire da Cristiano e poi aggiungere tutti gli altri. Cristiano va fatto giocare in quella posizione e poi vanno messi gli altri nelle altre posizioni perché funziona così. Quindi non poteva essere un 4-3-3 o un 3-4-3 perché dovevi mettere lui, un altro vicino e poi tutti gli altri".