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Mondiali in Qatar 2022

Il rito del portiere argentino sui rigori: sputa sui guanti e accarezza l’arbitro in faccia

L’arbitro spagnolo Lahoz non ha battuto ciglio quando Emiliano Martinez gli ha messo in faccia il guanto appena insalivato: un rituale che ha preceduto la parata su van Dijk.
A cura di Paolo Fiorenza
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Se è nella tua squadra lo ami alla follia, da avversario diciamo che non sta molto simpatico. Emiliano ‘Dibu' Martinez è tra i protagonisti della cavalcata dell'Argentina ai Mondiali, avendo avuto un ruolo fondamentale nel quarto di finale vinto sull'Olanda. Dopo aver incassato le due reti di Weghorst senza avere sostanzialmente colpe, quando si è arrivati ai calci di rigore il 30enne portiere dell'Aston Villa si è preso tutto il palcoscenico neutralizzando i penalty di van Dijk e Berghuis.

La splendida parata in tuffo di Emiliano Martinez su van Dijk, era il primo rigore dell'Olanda
La splendida parata in tuffo di Emiliano Martinez su van Dijk, era il primo rigore dell'Olanda

Quelle due parate in apertura della sequenza sono state i mattoni che hanno consentito all'Argentina di poter ammortizzare anche l'errore di Enzo Fernandez nel quarto rigore, prima che Lautaro chiudesse i conti al giro successivo. Martinez ha ovviamente dato spazio a tutti i suoi trucchi per innervosire o quanto meno deconcentrare i tiratori avversari, come quando in occasione del secondo penalty ha aspettato Berghuis col pallone in mano come per consegnarglielo e poi invece – quando il giocatore olandese stava per prenderlo – lo ha buttato a lato.

Quasi lo sfottò di un ragazzino, ma tutto fa brodo quando un dettaglio può decidere un Mondiale. Ancora più elaborata è stata la preparazione del primo rigore, quello parato a van Dijk: Martinez prima di sistemarsi correttamente sulla linea di porta, ha compiuto un vero e proprio rito propiziatorio. Ha iniziato baciando i pali e toccando l'intera lunghezza della traversa mentre si spostava da un montante all'altro. Poi si è messo al centro della porta, ha sputato sui propri guanti e li ha strofinati. Infine, mentre ascoltava le raccomandazioni dell'arbitro Lahoz, gli ha accarezzato il viso con i medesimi guanti, senza che peraltro il direttore di gara spagnolo eccepisse, probabilmente preso di sorpresa da quel gesto.

Un rituale che ha pagato, visto che van Dijk poi si è visto parare la conclusione, facendo partire col piede giusto l'Argentina nella sequenza dei rigori. Poi nel dopo partita anche Martinez si è scagliato contro Lahoz come il suo capitano Messi ed altri compagni: "L'arbitro ha dato dieci minuti di recupero senza motivo, forse voleva che passasse l'Olanda", ha attaccato durissimo il portiere. Senza neanche un po' di riconoscenza per chi si era fatto accarezzare senza problemi con guanti ben insalivati…

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