Il ritiro punitivo della Juventus diventa una mezza farsa: sono cambiati i piani
La clamorosa sconfitta della Juventus contro il Maccabi Haifa è stata una mazzata tremenda per i bianconeri. Forse solo una conferma di quanto realmente sta accadendo all'interno del gruppo allenato da Massimiliano Allegri. Una squadra che sembra svuotata, povera di idee e quasi svogliata, che ha praticamente gettato al vento ogni tipo di possibilità per sperare in una qualificazione agli ottavi di finale di Champions – appesa a un filo – e che è lontanissima dalle zone alte della classifica di Serie A. Ecco perché a fine partita, da Haifa, è arrivato subito il messaggio duro di Andrea Agnelli: "Che vergogna". Il presidente bianconero non le manda di certo a dire:
"Questo è il momento dell’assunzione delle responsabilità, io sono qui per questo e perché provo vergogna – aveva detto davanti alle telecamere di Sky – Sono decisamente arrabbiato, ma sono consapevole che il calcio è uno sport di squadra, si vince e si perde in undici e da questo principio dobbiamo ripartire". Agnelli ha fatto riferimento allo spirito di gruppo da ritrovare e dunque quale miglior modo per riprendere quella squadra che andare in ritiro fino al derby contro il Torino. Era stato infatti lo stesso Allegri ad annunciarlo in diretta: "Da domani (oggi ndr) tutti in ritiro alla Continassa fino al derby, è un atto dovuto verso la società, i tifosi e verso noi stessi". Ma nelle ultime ore qualcosa è cambiato.
Le immagini del pullman della Juventus di ritorno dalla trasferta di Haifa, sono circolate subito sui social e tutti i tifosi hanno commentato in modo convinto il fatto che fosse necessario andare in ritiro in questo momento. E invece la Juventus avrebbe stravolto un po' il programma. La squadra infatti questa sera si dividerà e ognuno andrà a dormire presso la propria abitazione per poi fare rientro alla Continassa solo nella giornata di domani. A quel punto mancherebbero solo due giorni alla gara di sabato contro i granata di Juric e di fatto il ritiro sarebbe in realtà un "mini-ritiro" di due giorni.
Praticamente uno in più rispetto al normale quando la squadra alla vigilia di una gara resta insieme nell'hotel del centro sportivo bianconero quando è chiamata a giocare in trasferta lontana da Torino. L'ennesimo segnale di confusione che fa sconcertare ulteriormente il popolo bianconero che si aspettava il pugno duro da parte della società e non un'altra concessione nei confronti di una squadra che non sta rendendo come ci si aspettava. E pensare che Allegri, proprio allacciandosi all'importanza del ritiro, aveva sottolineato nel post gara un concetto:
"Dobbiamo tornare a giocare di squadra, perché giochiamo troppo singolarmente". Quale miglior momento dunque, se non il ritiro in questo momento difficile, per tornare ad essere squadra e fare gruppo. E pensare che queste parole sono state pronunciate dall'allenatore solo 24 ore fa e a distanza di questo breve lasso di tempo, la decisione iniziale del club è già stata modificata."Io parlo di gruppo, non ci sono responsabilità individuali" aveva invece spiegato Agnelli rimarcando anche lui, praticamente lo stesso concetto. Sarà importante capire, a questo punto, se il mini-ritiro sarà utile a questa Juve…