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Il rinnovo di Mbappé col PSG diventa un caso diplomatico: in Francia si lavora dietro le quinte

Il futuro di Mbappé è sempre più un caso diplomatico in Francia: dietro le quinte lavorano personalità del mondo politico per spingere il francese a rinnovare col PSG.
A cura di Vito Lamorte
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Il futuro di Kylian Mbappé è argomento di grande dibattito in Francia e in Spagna. Il forte attaccante della nazionale campione del mondo in carica è al centro di discussioni a causa della sua volontà di non rinnovare il contratto in scadenza il prossimo giugno con il Paris Saint-Germain: il suo nome è stato accostato al Real Madrid, che la scorsa estate ha già cercato di prenderlo ma il club parigino ha respinto un'offerta da 180 milioni di euro per tentare di persuaderlo fino all'ultimo giorno.

Nei mesi scorsi la situazione non è cambiata e l'ombra della Casa Blanca su Mbappé è sempre più incombente ma la rete che ha deciso il match di andata degli ottavi di Champions proprio contro la squadra di Ancelotti ha riacceso gli animi sul tema e da qualche giorno in Francia non si parla d'altro: il PSG riuscirà a convincerlo?

Intanto in Francia anche la diplomazia e la politica sono diventati strumenti per provare a far restare Mbappé sotto la Tour Eiffel. Dietro le quinte ci sarebbero due personaggi molto importanti che, senza esporsi, starebbero facendo pesare la loro influenze: il primo è Nicolas Sarkozy, ex primo ministro che è stato ospite al Parco dei Principi martedì scorso, e il secondo è Emmanuel Macron, attuale presidente della Repubblica che in più di una situazione avrebbe sottolineato come vorrebbe vedere Mbappé giocare ancora a lungo in Francia. I due si muovono sotto traccia.

Questo interesse politico a voler ‘mantenere' il gioiello francese in Ligue 1 non è nuovo. Nel giugno 2021, alla vigilia dell'Europeo, Macron era già entrato nella soap opera che riguarda Mbappé con delle dichiarazioni piuttosto esplicite: "Il PSG è un grande club che ha saputo farlo crescere e credo sia importante che rimanga in quella squadra. Per il club e per il campionato francese". Kylian è il simbolo più splendente della Ligue1 fuori dai confini francesi e colui che, prima dell'arrivo di Messi, ha fatto crescere l'interesse per il torneo insieme alle faraoniche campagne acquisti del PSG.

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Alla spinta della stampa e dei tifosi si aggiungono anche posizioni politiche, più o meno occulte, in merito al caso Mbappé: nonostante lo stesso Macron ha ammesso che non farebbe mai pressione su un calciatore per non lasciare il paese), sarebbe certamente più contento se rimanesse al PSG. La vittoria sul Real Madrid ha portato grande entusiasmo e il coro che spinge per rinnovare a tutti i costi il contratto di Kylian si alzato in maniera esponenziale. Il PSG lancerà una nuova offensiva milionaria (si parla di 60 milioni di euro all'anno) per cercare di convincere il calciatore a restare.

Il club parigino è consapevole che prolungare il contratto del talento di Bondy è una questione fondamentale e anche dal Qatar l'avrebbero messa al primo posto tra gli obiettivi dei prossimi mesi: Kylian sarà una delle figure nel Mondiale 2022 e se il francese sarà ancora un calciatore del PSG ci sarebbe tutto un altro ritorno d'immagine. Un vero e proprio affare di stato, che riguarda Francia e Qatar. Restano poche settimane al Paris Saint-Germain per convincere Mbappé a restare.

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