Il rinnovo di Leao resta un rebus, Maldini perplesso: “Non è stato possibile farlo”
Paolo Maldini è stato insignito ai Globe Soccer Awards quale miglior direttore sportivo dell'anno appena concluso insieme a Frederic Massara, il suo alter ego in rossonero con cui ha festeggiato il recente scudetto. Un titolo importantissimo che dimostra la qualità messa a disposizione del Milan con cui ha stretto un nuovo lungo accordo a margine del cambio di proprietà avvenuto tra Elliott e RedBird. Occasione per parlare ovviamente della sua materia cardine, mercato, contratti e rinnovi con un nome su tutti, quello di Rafael Leao, il portoghese delle meraviglie che tutti vorrebbero e che al momento non ha ancora messo nero su bianco alcunché con i rossoneri.
Una lunga attesa che doveva finire per una data precisa, il 20 novembre 2022 ma che si prolungherà almeno per un altro mese, fino alla fine dei Mondiali e, molto probabilmente anche dopo con la pausa natalizia subito successiva. Tutto perché il giocatore non si è mai incontrato in modo risolutivo con la dirigenza rossonera per trovare l'accordo per un rinnovo e un prolungamento che la società ha pronti da tempo. Il motivo non si sa, per uno stallo che è diventato difficile da decifrare e capire fino in fondo. Lo stesso Maldini è ritornato spesso sull'argomento senza trovare soluzione.
L'ultima volta è stata proprio in occasione della premiazione ai Globe Soccer Awards in cui tra i tanti argomenti trattati è tornato in auge anche il contratto con Leao: "Nel caso di Leao l'idea era di chiudere prima del Mondiale, ma non è stato possibile… ". Una frase chiara che sottintende e conferma la volontà da parte del Milan di trovare quanto prima l'accordo che ancora non c'è. Il motivo principale sembrerebbe il problema economico e la causa con lo Sporting che chiederebbe al giocatore un risarcimento plurimilionario, ma dietro ci sarebbe anche la corte di alcuni top club che mai hanno mollato la presa sul portoghese.
Tra questi, in prima linea, il Chelsea che già in estate si era fatto avanti con un tentativo poi andato a vuoto, che era parso più una prova generale: il contratto andrà in scadenza nell'estate del 2024 e se non ci fosse un accordo tra le parti, si aprirebbe anche l'ipotesi di una conclusione naturale del contratto e la possibilità di accasarsi altrove senza il ‘nodo' del costo del cartellino. Ipotesi, perché l'unica certezza è che il Milan ha già dimostrato di essere pronto a offrire al giocatore uno stipendio da top player e le parole di Maldini lo hanno tacitamente ribadito. Il punto è che il giocatore e il suo entourage hanno preso fin qui del tempo per pensare. Che sarebbe anche concluso, ma il condizionale resta d'obbligo.