Il rigore su Barella in Inter-Genoa non c’era, Ayroldi sconfessa il Var: “Si era fissato, ha sbagliato”
L'episodio del calcio di rigore concesso all'Inter per intervento di Frendrup su Barella ha sollevato polemiche per la decisione presa dall'arbitro Ayroldi nonostante il Var. L'analisi del caso durante Open Var su Dazn mostra come la pervicacia del direttore di gara sia stata tale da sconfessare perfino la sequenza delle immagini propostegli dai colleghi in cabina di regia. "Prende il pallone ma lo travolge… tocca il pallone ma lo travolge… prende il pallone ma non può entrare così", è la frase che il direttore di gara urla di continuo tanto ai calciatori in campo quanto agli
La conversazione audio mostra il totale disaccordo tra gli ufficiali che verificano i vari fotogrammi e deducono che l'intervento del difensore del Grifone sia regolare, in anticipo, al punto che ad appoggiare il piede sulla gamba dell'avversario è Barella. "È lui che dà… – si sente, in riferimento al tiro che viene effettuato dal nerazzurro senza alcun ostacolo salvo toccare col tacco la coscia del rosobblù -. Un attimo solo che per noi non è punibile. Ti consiglio di andarla a rivedere per rivalutare l'azione".
Gli suggeriscono di andare alla on-field-review, lui accetta ma si dirige verso il monitor con una convinzione granitica: "Non può entrare in quel modo, per me è rigore". E resterà fermo sulla propria scelta anche quando, avvicinatosi al monitor, darà l'impressione di chiedere più immagini da differenti posizioni per cercare conferma di quel che pensa. Il dialogo è lo specchio di questa situazione grottesca, che mette l'arbitro dinanzi alle proprie responsabilità ma lui, invece di ammettere l'errore (possibile a velocità normale e magari a causa anche di una visuale non ottimale), persiste.
"No, per me questo è rigore anche se tocca il pallone. Fammi vedere un'altra immagine perché per me questo è rigore". "Barella calcia", gli fanno notare ancora dalla sala Var ma non c'è suggerimento che tenga. Se Barella si è scusato pubblicamente per aver accentuato la caduta, Ayroldi insiste ancora: "Lui non può entrare così. Per me è rigore". E sancisce la revisione così, ripetendo sempre la stessa cosa: "Se lo sfiora solo per me comunque non può entrare così. Per me è rigore".
"Si era fissato", dice Stramaccioni in diretta e poi lascia che a decifrare quella scelta incomprensibile sia Dino Tommasi, vice commissario Can: "Ha sbagliato a confermare il calcio di rigore. Frendrup anticipa barella. Ayroldi doveva aprire la mente e visionare con più apertura le immagini proposte. Tutte le immagini evidenziavano l'intervento in anticipo del giocatore del Genoa. Un peccato di gioventù dell'arbitro. Magari con l'esperienza, farà meglio".