Il rigore non dato all’Ucraina contro l’Italia diventa un caso internazionale: “Mafia”
L'Italia approda alla fase finale dei prossimi Europei strappando a Leverkusen il pareggio che serviva contro l'Ucraina: uno 0-0 difeso con le unghie e con i denti e che garantisce alla squadra di Spalletti il secondo posto nel girone dietro l'Inghilterra, che ci ha battuto due volte e lasciato 6 punti dietro. Niente playoff dunque, spauracchio della vigilia visti i due ultimi fallimentari spareggi che ci hanno escluso dai Mondiali: in Germania si va direttamente, anche se ieri durante i minuti di recupero abbiamo rischiato tantissimo per un possibile contatto da rigore di Cristante su Mudryk, non sanzionato dall'arbitro Jesus Gil Manzano né rilevato dal VAR. Una vicenda che è diventata un caso internazionale, prendendosi le prime pagine ovunque all'estero.
Sono in molti infatti a ritenere che il piede di Cristante impatti quello di Mudryk, che lo aveva anticipato secco sul pallone. In Inghilterra, dove il giovane talento ucraino gioca nel Chelsea, ci sono andati giù pesante, parlando di "Ucraina derubata di Euro 2024" e di "Mudryk abbattuto in area".
Ma è un po' ovunque che vengono gettate ombre sulla qualificazione dell'Italia: in Spagna la vicenda trova ampio spazio per via della nazionalità iberica dell'arbitro Gil Manzano. Si va dalle "polemiche" scaturite dalla sua decisione, all'accusa anche qua molto dura di "essersi mangiato un rigore" mandando l'Italia gli Europei ed al "pasticcio" combinato dal fischietto spagnolo.
Gli ucraini non hanno dubbi sulla questione: per loro è stato tutto deciso a tavolino dall'UEFA, interessata ad avere agli Europei una nazionale di maggior prestigio come l'Italia rispetto a quella gialloblù. Vengono citate al riguardo le parole di Ceferin del mese scorso. Il presidente dell'UEFA aveva parlato di "disastro" in caso di mancata qualificazione azzurra: "L'Italia è troppo importante, penso che vincerà con l'Ucraina". Tanto è bastato per far parlare i tifosi della nazionale di Rebrov di "mafia", con eloquenti cartelli esibiti ieri sera alla BayArena di Leverkusen.
Dal canto suo, nel dopo partita il Ct ucraino è stato abbastanza diplomatico quando gli è stato chiesto del penalty non fischiato nel finale: "Per me era rigore, ma c'è il VAR che non ha ritenuto opportuno richiamare l'arbitro al video". L'Ucraina ora avrà i playoff del prossimo marzo come paracadute per andare agli Europei dalla porta di servizio: saranno tre le ultime squadre qualificate negli spareggi che completeranno il quadro delle squadre di Euro 2024 in Germania.