Il rigore in Milan-Udinese per il contatto Adli-Ebosele: cosa ha visto l’arbitro Sacchi
Cosa ha visto l'arbitro Sacchi per concedere il rigore all'Udinese contro il Milan a San Siro? Il contatto tra Adli ed Ebosele è tale da giustificare l'assegnazione del penalty per i bianconeri? L'episodio è decisivo ai fini del risultato (0-1 per friulani) e, in base alla dinamica dell'azione oltre a quel che è stato mostrato dalle immagini in tv, lascia molto perplessi la decisione del direttore di gara.
In buona sostanza, non si riesce a determinare con certezza l'entità, la volontarietà del colpo che il calciatore dei rossoneri rifila all'avversario, quanto abbia effettivamente compromesso il movimento del bianconero. Il lungo silent-check con il Var ha confermato la decisione presa dal direttore di gara.
Poteva esserci on-field-review? Nel caso specifico, come spiegato anche dall'ex arbitro Luca Marelli a Dazn, essendoci stato un contatto minimo valutato in campo non è intervenuto direttamente. "Non mi piace e non andava fischiato. Un rigore del genere andrebbe sempre revocato. C'è forse un tocco sulla punta del piede destro, ma è troppo lieve", è la chiosa nell'analisi fatta in diretta a margine di quel caso molto discusso.
Ma come stanno veramente le cose? L'episodio si verifica nella ripresa, intorno al 60°. Nel secondo tempo i rossoneri non decollano e l'Udinese trova il varco giusto per infilarsi nell'area del Milan. Ebosele sposta la palla ma viene affrontato da Adli che dà l'impressione di colpirlo sulla punta del piede destro. Il calciatore ospite si lascia andare e cade.
La sequenza video mostra ancora un altro dettaglio che alimenta i dubbi intorno al rigore che ha spostato l'equilibrio dell'incontro: il direttore di gara non fischia subito il fallo, ci pensa qualche istante e poi indica il dischetto. È certo che quella sorta di generoso step-on-foot (anche perché Adli non calpesta il piede di Ebosele) sia abbastanza per decretare la massima punizione.
Le proteste da parte dei rossoneri servono a nulla. Il più agitato è sembrato Tomori, che ha chiesto spiegazioni al direttore di gara e mosso obiezioni in maniera palese. Il capitano, Calabria, parla con Sacchi, è davanti a lui nell'attesa che il lungo check del Var dia l'esito e quando arriva è come una sentenza per il ‘diavolo'. A incaricarsi della battuta dal dischetto è Pereyra, che con freddezza spiazza Maignan e piazza la palla nell'angolino opposto, a fil di palo. Un gol pesantissimo per fare punti salvezza e che precipita il Milan a -6 dall’Inter e lo lascia a -1 dalla Juve (che deve giocare con la Fiorentina).