Il rigore di Messi è la fotocopia di quello di Maradona ai Mondiali: il parallelo mette i brividi
Basta con la narrazione di Leo Messi bonaccione e bravo ragazzo: a 35 anni il fuoriclasse argentino ha forse capito che – essendo arrivato all'ultima possibilità della sua carriera di ripercorrere le orme di Diego Armando Maradona vincendo un Mondiale – doveva ‘maradonizzarsi' anche negli atteggiamenti da leader e non solo nei gesti tecnici sul campo. Ecco dunque il Messi capopopolo ed aspramente polemico del dopo partita con l'Olanda, con scene cui non eravamo abituati: accuse all'arbitro, insulti agli avversari, esultanza in faccia a van Gaal che poi è andato anche a cercare dopo il fischio finale per dirgliene quattro.
"Quando si arrabbia, Leo è pericoloso", ha detto Leandro Paredes nelle interviste del dopo gara, scherzando ma non troppo. Ovviamente uno può essere capopopolo quanto vuole, ma poi deve sorreggere il tutto facendo cantare il pallone sul campo ed il Mondiale di Messi fino a questo momento è davvero sontuoso: con l'assist a Molina e la successiva rete su rigore nel quarto di finale contro l'Olanda, il campione di Rosario si è portato a quota 17 considerando la somma di gol e assist nei cinque Mondiali cui ha partecipato: davanti a lui ci sono solo Klose, Ronaldo il Fenomeno e Gerd Muller a 19. Maradona è a quota 16: ha meno reti di Messi (8 contro 10), ma più assist (8 contro 7).
Gli 8 assist del Pibe de Oro sono peraltro un record assoluto nella storia dei Mondiali e sicuramente Messi vorrà rimpolpare il proprio bottino sotto questa voce – e anche quella delle reti – nelle due partite che l'Argentina disputerà da qua alla fine dei Mondiali (anche se dovesse perdere in semifinale con la Croazia, giocherà comunque la finale per il terzo posto). Lo spirito del compianto Maradona peraltro aleggia come non mai sulla spedizione dell'Albiceleste in Qatar: "Diego ci sta guardando dal cielo – ha detto Messi dopo la vittoria sull'Olanda – Ci sta spingendo e spero davvero che questo duri fino alla fine".
Ed a proposito del ripercorrere le orme del Diez riportando il Mondiale in Argentina a distanza di 36 anni da quel leggendario Mexico '86, nel dopo partita con l'Olanda qualcuno ha notato la somiglianza impressionante tra il rigore segnato da Messi nella sequenza decisiva dei penalty e quello realizzato da Maradona nella semifinale di Italia '90 contro l'Italia, match vinto dall'Albiceleste che poi avrebbe perso la finale con la Germania. Il parallelo dei video mette i brividi: nell'attuale Argentina c'è un uomo in missione e Diego sembra davvero guidarlo dall'alto con un filo invisibile.