video suggerito
video suggerito
Mondiali in Qatar 2022

Il rigore di Messi contro la Croazia era studiato: aveva notato il punto debole di Livakovic

Messi ha studiato il punto debole di Livakovic e così è riuscito a batterlo senza problemi dagli undici metri: lo ha confessato il numero 10 dell’Argentina dopo la vittoria sulla Croazia.
A cura di Vito Lamorte
1.143 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Lionel Messi è stato assoluto protagonista della vittoria dell'Argentina sulla Croazia, che ha permesso alla Seleccìon di qualificarsi alla finale della Coppa del Mondo 2022. La Pulce ha aperto il match su calcio di rigore e dopo l'errore contro la Polonia ci sono stati dubbi sul suo modo di calciare dagli undici metri ma nella semifinale il numero 10 non ha sbagliato.

Il sette volte vincitore del Pallone d'Oro ha calciato benissimo e Dominik Livakovic non ha potuto nulla ma dietro la realizzazione degli undici metri c'è un aneddoto che lo stesso fuoriclasse argentino ha raccontato.

Il portiere croato si era fatto notare nelle due precedenti gare, con Giappone e Brasile, per la sua abilità nel fermare i tiri dal dischetto e anche grazie alle sue parate la nazionale biancorossa era riuscita ad arrivare tra le prime 4 del mondo.

Immagine

La Pulce non era stata perfetta, come già ricordato, ma contro l'Olanda aveva segnato entrambi i rigori che aveva battuto e si è presentato dal dischetto come al solito anche in semifinale.

Il fuoriclasse del Paris Saint-Germain ha preso la rincorsa e ha piazzato la palla sotto la traversa: Livakovic si è tuffato dalla parte giusta, ma non ha potuto fare nulla.

Messi ha confessato nel post-partita del Lusail Iconic Stadium di aver studiato con Emiliano Martinez e Geronimo Rulli, due portieri della nazionale argentina, in che modo si comporta Livakovic sui calci di rigore.

I tre calciatori della Seleccìon hanno notato quanto tempo il 27enne aspetta prima di tuffarsi ed è questo il motivo per cui Messi ha preso una rincorsa senza esitazioni: "Ho studiato la tecnica del portiere croato con Rulli e con Dibu (Martinez, ndr). Abbiamo parlato di come attenda sempre molto prima di tuffarsi. La cosa migliore da fare era sorprenderlo e colpirlo subito, invece di aspettare. Quando hanno aspettato molto prima di calciare, è stato più difficile batterlo. Ero determinato a calciare così e così ho fatto".

L'Argentina ha chiuso la pratica già nella prima frazione con la rete di Julian Alvarez e nella ripresa l'attaccante del Manchester City ha chiuso la pratica su un assist splendido di Messi. Il numero 10 dell'Albiceleste dopo il fischio finale ha parlato così della Croazia: “Questa (l'Argentina, ndr)è una squadra molto saggia. Sappiamo cosa fare in ogni secondo della gara. Sapevamo che i croati avrebbero avuto il possesso palla ma sapevamo che questa poteva essere la nostra forza. A volte sono disordinati quando perdono palla e lasciano tanti spazi". È andata proprio così.

Domenica l'Argentina affronterà la Francia nella finale della Coppa del Mondo e Messi, insieme ai suoi compagni, staranno già preparando la gara nei minimi dettagli per provare a riportare la coppa a Buenos Aires dopo 36 anni.

1.143 CONDIVISIONI
1000 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views