video suggerito
video suggerito

Il rifiuto di Mbappé ha aperto la crisi di gabinetto al Real Madrid: il Piano B è un bel problema

Dopo il rifiuto di Kylian Mbappé, che ha preferito restare al PSG, nel Real Madrid sembrano piuttosto spaesati, anche nei giorni di avvicinamento alla finale di Champions League. La mancanza di altri possibili colpi a livello mediatico è la causa di questo sconcerto.
A cura di Antonio Moschella
30 CONDIVISIONI
Immagine

La faccia di Florentino Perez al ‘No' di Kylian Mbappé, che ha provveduto egli stesso a contattarlo per comunicargli che preferiva il Paris Saint Germain al Real Madrid, è quella dell'esperto giocatore di poker che in due sole mani si è visto sfuggire due occasioni irripetibili. La prima per non voler andare a vedere il punto degli avversari, e la seconda per l'all-in dell'unico opponente, che ha finito per avere la meglio. Una faccia da poker che però non nasconde la cocente delusione per aver lasciato andare via Erling Haaland e avere in seguito ricevuto il due di picche dall'attaccante francese. Un doppio colpo mai prima d'ora incassato dal mammasantissima del calcio spagnolo ed europeo, il quale è inoltre ancora scottato dopo il fallimento del primo progetto della Superlega, del quale era il sommo artefice. Quel che stupisce, tuttavia, è che una realtà il Real sembra rimasto con un cerino in mano dopo tanti anni in cui aveva razionato le spese per il mercato in entrata. Un colpo all'ego della realtà calcistica più gloriosa e megalomane di tutte, la quale ha fatto la figura della dilettante allo sbaraglio.

Immagine

Chi ha accusato non poco il mancato arrivo di Mbappé alla Casa Blanca è il suo compatriota Karim Benzema, il quale da tempo andava caldeggiando il suo acquisto e sognava di poter preparare il mondiale di Qatar 2022 proprio a Valdebebas insieme al suo compagno di reparto in nazionale. In Spagna in molti hanno interpretato il suo post su Instagram nel quale compariva una foto del rapper Tupac Shakur con colui che poi l'avrebbe tradito come una manifestazione di dissenso per la decisione da poco presa dal suo compatriota. Quel che è certo è che in questo momento il numero 9 merengue si ritrova come unico possibile interprete del ruolo di centravanti,  una posizione nella quale lo stesso Mbappé lo avrebbe potuto sostituire nei momenti di stanchezza più acuti, vista la sua eccellenza polivalenza sul fronte offensivo. Unico factotum in grado di risolvere le partite da solo, Benzema è rimasto sorpreso quanto Perez, al quale è molto legato, dal rifiuto del classe 1998, il quale per mesi aveva fatto l'occhiolino agli spagnoli.

Il Real si trova adesso in una posizione scomodissima: l'establishment lo ‘obbliga' a effettuare la puntata, ossia a cercare un colpo a effetto sul mercato, eppure il problema sembra essere alla base. Manca un vero piano B a Mbappé, il quale ha comunque aperto a un possibile arrivo a Madrid tra qualche anno, anche se bisognerà vedere se la piazza e la dirigenza gli perdoneranno lo smacco.

Immagine

Una famosa frase fatta tutta spagnola potrebbe spiegare esattamente l'attuale situazione del mercato degli attaccanti che il Real si trova ad affrontare: "Todo el pescado está vendido". Letteralmente, tutto il pesce è stato venduto, come a simboleggiare che ormai di elementi freschi e dinamici che possano aumentare lo spessore mediatico dell'attacco dei Blancos non ve ne sono. O almeno non di primissima scelta. E se Carlo Ancelotti sembra non fare ormai più affidamento su Eden Hazard e sta per salutare Gareth Bale, il buco lasciato in rosa e nel cuore dei tifosi da un Mbappé da giorni atteso in città con il tappeto rosso potrebbe essere piuttosto destabilizzante per un club poco abituato ai rifiuti e alle sconfitte di ogni tipo. Sebbene Vinicius jr e Benzema offrano in questo momento importanti garanzie, l'arrivo del francese sarebbe stato prima di tutto un affare perché a costo zero, ma soprattutto avrebbe rappresentato un importantissimo colpo in prospettiva, vista la giovane età e la capacità di adattamento dello stesso. Uno dei possibili rinforzi a un costo inferiore potrebbe essere l'uruguaiano del Benfica Darwin Nuñez, molto meno mediatico di Mbappé ma più giovane di sei mesi e già provatosi in scenari esigenti come le due partite di Champions contro il Liverpool, dove ha fatto il diavolo a quattro.

La sensazione, tuttavia, è che i Blancos stiano brancolando nel buio. L'incombenza della finale di Champions League ha contribuito a spostare l'attenzione altrove. In estate, però, l'esigenza di un colpo che manca da tempo potrebbe tornare ad aleggiarsi sul Bernabeu, uno stadio che non perdona mai nessuno, neanche chi ne onora la maglia.

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views