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Il ricordo di Idris nelle parole della figlia Francesca: “Sei entrato anche nelle case dei razzisti”

Edrissa Sanneh, meglio noto al grande pubblico come Idris, è morto all’età di 72 anni. Durante i funerali Francesca, una delle sue figlie, ha commemorato il padre e gli ha dato l’ultimo saluto con un discorso molto toccante: “Eri grande come il mare”.
A cura di Maurizio De Santis
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Edrissa Sanneh, meglio noto al grande pubblico della tv come Idris.
Edrissa Sanneh, meglio noto al grande pubblico della tv come Idris.

Francesca Hadija è una delle quattro figlie di Edrissa Sanneh, meglio conosciuto come Idris, il giornalista televisivo, tifoso della Juventus, che attraverso la trasmissione "Quelli che il calcio" entrava nelle case dei calciofili all'ora di pranzo e scandiva i suoi interventi con grande ironia. Oggi, a Bedizzole (in provincia di Brescia), sono state celebrate le sue esequie e nel corso del rito le parole della ragazza dedicate al genitore morto a 72 anni hanno strappato una lacrima e provocato emozioni forti.

Colto, simpatico, intelligente abbastanza da entrare anche nelle case dei razzisti. "Ci hai resi orgogliosi della nostra pelle". È una delle espressioni che la giovane usa per raccontare chi era suo padre, una persona che definisce "grande come il mare". Francesca impiega qualche attimo a raccogliere i pensieri, trattenendo il dolore che le esplode dentro e le lacrime.

Poi lascia che a prendere il sopravvento siano le parole che le arrivano direttamente dal cuore e, in quegli istanti così tristi, l'aiutano a parlare del padre che conosceva "il dialetto bresciano" e "diceva Insciallah",  che sapeva essere "aulico e popolare", che era "un uomo di giustizia", che aveva bucato il video ed era riuscito a unire il pubblico nonostante la più becera e stupida forma di pregiudizio per il colore della pelle.

Per noi è stato un mare e il mare non si può diluire, resta, con le sue onde, con la sua forza – dice Francesca -. Mio padre è stato un uomo colto, simpatico e democraticamente nero. È stato talmente intelligente da riuscire a entrare nelle case di tutti, anche dei più razzisti. Mio padre c'era.

Idris accanto a suor Paola, tifosa della Lazio, durante Quelli che il Calcio.
Idris accanto a suor Paola, tifosa della Lazio, durante Quelli che il Calcio.

Il discorso della ragazza si fa più intenso quando tocca altri aspetti della vita di Idris, uomo dalle profonde convinzioni umane e politiche. "Era comunista, era un uomo politico e tutto ciò che ha fatto in vita è stato politico. Era un uomo di giustizia".

Tra i momenti più toccanti della commemorazione c'è ancora una frase che spiega cosa è stato Edrissa Sanneh e qual è stata lezione che ha lasciato alla sua famiglia. L'assenza è presenza, recita un vecchio adagio. Idris continua a vivere nei suoi insegnamenti.

Il vuoto che adesso sentite – ha aggiunto la figlia – è quello che si avverte per una perdita, ma questo vuoto dobbiamo riempirlo con i valori per i quali mio padre ha vissuto. Bellezza, amore, giustizia e unione. Che il sole irradi il tuo nome e che la notte ritmi il tuo canto. Ciao.

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