Il replay del rigore di Inter-Genoa nascosto all’arbitro: “Perché il VAR non l’ha fatto vedere?”
Il rigore concesso all'Inter contro il Genoa ha fatto e continuerà a far discutere. Il penalty per la capolista della Serie A non c'è ma l'arbitro Ayroldi pur richiamato dal VAR decide di assegnarlo, confermando la propria decisione dal campo. Una scelta che fa molto discutere e che darà adito ad altre polemiche sugli arbitrio dopo quelle di Lazio-Milan e delle scorse settimane.
Barella è lanciato verso la porta e calcia ma il suo tiro è deviato da Frendrup che poi gli finisce addosso: la palla termina di fianco al palo e poi il direttore di gara indica il dischetto ma una nuova immagine mostrata da Sky, che l’arbitro non ha avuto a disposizione al VAR, ha evidenziato come il giocatore del Genoa sia arrivato effettivamente prima a colpire la palla prima di finire sull'avversario. La dinamica era evidente anche dalle prime immagini ma quest'ultima chiarisce ancora meglio la situazione.
"Perché il VAR non l'ha fatta vedere?", dice il giornalista Mario Giunta negli studi di Sky.
L’azione l’aveva iniziata Lautaro, che con un ottimo lancio aveva messo Barella davanti al portiere: il centrocampista della Nazionale ha calciato verso la porta ma poi era finito a terra dopo un successivo intervento in scivolata di Frendrup.
L'episodio era parso chiaro fin da subito ma il direttore di gara ha indicato il dischetto e non ha cambiato la sua decisione nemmeno dopo il richiamo del VAR. Paterna lo ha richiamato al video per dargli qualche immagine in più rispetto alla presa diretta e alla sua angolazione ma il direttore di gara ha deciso di tenere la decisione iniziale.
Una scelta alquanto discutibile, quella fatta dall'arbitro Ayroldi, che non ha voluto dare ascolto al suo assistente al video ed è andato per la sua strada.
Sul dischetto per i nerazzurri si è presentato Alexis Sanchez, che ha firmato il suo primo gol in campionato portando sul 2-0 contro il Genoa. La gara si chiuderà 2-1 e quello del rigore non sarà l'unico errore del match da parte del direttore di gara. Le polemiche non mancheranno. Anche stavolta.