Il Real Madrid si sente perseguitato da uno “scandalo mondiale”: nota pesantissima contro gli arbitri
Parole pesanti come macigni quelle del Real Madrid nei confronti del sistema arbitrale. Dopo le controverse decisioni in occasioni della sconfitta della squadra di Ancelotti contro l'Espanyol, il club blancos ha diramato una pesantissima nota ufficiale per lamentarsi ancora una volta anche con la Federazione calcistica spagnola. Si parla addirittura di "decisioni contro il Real Madrid che hanno raggiunto un livello di manipolazione e adulterazione della competizione che non può più essere ignorato".
Perché il Real Madrid ha parlato di scandalo mondiale dopo la sconfitta con l'Espanyol
Tutto è nato soprattutto dalla mancata espulsione del difensore dell'Espanyol Carlos Romero, per un fallaccio su Mbappé. Un intervento duro e pericoloso sanzionato solo con il giallo. Una beffa per le merengues visto che Romero ha poi segnato il gol vittoria. Il Real che già da tempo si sente perseguitato ha addirittura parlato di "scandalo mondiale", titolando così nella sua home, con tanto di immagini del contatto galeotto. Ma non è finita qui perché dopo le lamentele di Ancelotti e degli altri protagonisti, è arrivata una presa di posizione ufficiale. Non è stato gradito nemmeno l'operato del VAR, che nell'episodio in questione non è servito a nulla.
La lettera di protesta del Real Madrid alla Federazione
La lettera inviata alla Federazione per protesta fa riferimento allo "scandaloso arbitraggio". Si legge: "Gli eventi accaduti in questa partita hanno superato qualsiasi margine di errore umano o di interpretazione arbitrale. Quanto accaduto allo stadio RCDE rappresenta il culmine di un sistema arbitrale completamente screditato, in cui le decisioni contro il Real Madrid hanno raggiunto un livello di manipolazione e adulterazione della competizione che non può più essere ignorato. Le due decisioni arbitrali più gravi di questa partita hanno evidenziato ancora una volta i doppi standard con cui viene arbitrato il Real Madrid".
Poi si entra nel merito della vicenda: "Il fallo brutale su Kylian Mbappé, da dietro, al polpaccio e senza alcuna possibilità di contesa, effettuato al 60° minuto di gioco dal giocatore dell'Espanyol che poi avrebbe segnato il gol per la vittoria della sua squadra, meritevole di espulsione immediata come ha dimostrato la stampa mondiale, si è conclusa con la decisione dell'arbitro, Alejandro Muñiz Ruiz, di mostrare solo un cartellino giallo senza il VAR, con Javier Iglesias Villanueva come responsabile, intervenuto per correggere una decisione palesemente errata, che ha lasciato impunito un episodio che in qualsiasi altra competizione avrebbe comportato una sanzione esemplare".
Il Real vuole gli audio del Var
Per questo il Real Madrid vuole gli audio del VAR per gli episodi chiave del match: "Data la gravità di quanto accaduto, il Real Madrid esige che la RFEF consegni immediatamente gli audio del VAR relativi alle due azioni chiave della partita: gli audio della comunicazione tra il VAR e l'arbitro di campo nell'azione del fallo di Carlos Romero su Kylian Mbappé; le registrazioni audio della comunicazione tra il VAR e l'arbitro in campo durante l'azione del gol annullato a Vinicius Jr; le conversazioni tra i membri della sala VAR in entrambe le azioni".
Un'occasione per il Real per tornare anche sul recente passato e su comportamenti reiterati: "Questo scandalo arbitrale non è un caso isolato. Il sistema arbitrale spagnolo è completamente imperfetto e strutturalmente progettato per proteggersi, con il supporto dei Comitati disciplinari dipendenti dalla RFEF stessa, che sistematicamente si rifiutano di sanzionare gli arbitri, modificare sanzioni arbitrarie e, in ultima analisi, mantenendo un sistema che è già stato definito fraudolento dagli stessi tribunali ordinari. I gravi problemi strutturali dell'arbitrato spagnolo sono diventati evidenti negli ultimi anni, con rivelazioni che hanno rivelato pratiche incompatibili con la trasparenza e l'imparzialità che devono governare la concorrenza sono ancora in vigore. Tuttavia, nonostante la portata dello scandalo e l'erosione della credibilità del sistema, non c'è stata alcuna vera riforma o effettiva responsabilità."