Il Real Madrid e Mbappé hanno due alleati: l’emiro del Qatar e una promessa
Kylian Mbappè in questa ultima settimana di mercato tiene in scacco metà Europa. Il suo possibile addio al Paris Saint Germain scatenerebbe effetti domino importanti e una nuova geopolitica del pallone. Il francese è legato al Psg da un contratto che scade nel 2022, il club avrebbe intenzione di rinnovare per non perderlo fra pochi mesi a parametro zero e per convincerlo gli ha costruito una rosa da mille e una notte. Ma non sembra bastare: Mbappè sembra volere il Real, malgrado tutto e tutti, società che si è già esposta per il suo acquisto ma che ha trovato fino ad oggi il muro transalpino. Anche se esiste una promessa, verbale, fatta dal Psg al giocatore, di quattro anni fa.
Un intreccio di mercato che vede in prima fila anche la famiglia Al Thani con la figura dell'Emiro che è entrato in gioco nel filo contorto che lega il giocatore tra Parigi e Madrid. Dal Qatar, infatti, dovrà arrivare la risposta definitiva all'ultima proposta di Florentino Perez, ovvero 160 milioni per la punta francese. Dopotutto, l'Emiro in persona ha da tempo ottimi rapporti con la proprietà madridista e Parigi sarà bypassata nella decisione conclusiva che determinerà il destino dei due club e del giocatore.
Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG, si rifiuta di avviare trattative con il Real Madrid per due motivi: l'orgoglio e la Super League. Ma l'Emiro guarda oltre: il buon nome del Qatar e la disponibilità alle trattative va di pari braccetto con l'organizzazione dei prossimi Mondiali, superando le diffidenze che erano sorte con la Superleague e mostrando affidabilità e rispetto delle regole. Con 34 giocatori in busta paga i limiti del FPF sono ampiamente superati e l'Emirato non ha alcuna intenzione di mostrarsi al di sopra delle regole.
Mbappé, oggi, è molto più vicino al Real Madrid di una settimana fa e il suo prezzo viaggia tra i 160 milioni che sono già sul tavolo e i 220 che il PSG richiederebbe. Con l'avvicinarsi del 31 agosto, data di chiusura del mercato, le posizioni si avvicineranno: anche perché ci sarebbe una promessa da parte di Al-Khelaifi in persona fatta al giocatore in tempi non sospetti.
Mbappé ha ricordato ai suoi dirigenti la promessa fatta quattro anni fa sull' ‘obbligo' di negoziare la sua possibile partenza dal PSG nel caso in cui il Real Madrid avesse deciso ufficialmente di aprire le trattative, fatto puntualmente accaduto. Un accordo verbale, che però l'entourage di Mbappè ha ricordato alla famiglia qatariota proprietaria dei parigini e che è stato al centro degli ultimi colloqui con Leonardo e Al Khelaifi