Il Real Madrid cancella l’ombra di Hazard: è addio, trovato l’accordo per la rescissione consensuale
Una delusione sotto tutti i punti di vista: il Real Madrid e Eden Hazard hanno deciso di chiudere la loro parentesi congiunta con una rescissione contrattuale anticipata rispetto alla naturale scadenza dei termini. Il talento belga non è mai riuscito a imporsi all'interno delle gerarchie delle merengues sotto le direttive di Carlo Ancelotti, tra mille incomprensioni, difficoltà e prestazione quasi mai all'altezza delle aspettative.
La scelta è stata quasi inevitabile a conti fatti e così è arrivato anche l'ultimo atto formale tra il giocatore e il club. Con un comunicato ufficiale, il Real Madrid ha comunicato di avere predisposto la rescissione consensuale con Eden Hazard dopo una serie di prestazioni che non sono state ritenute sufficienti né vicine a quelle che il belga aveva messo in atto prima di trasferirsi dalla Premier League, sponda Chelsea.
"Real Madrid C.F. ed Eden Hazard hanno raggiunto un accordo in base al quale il giocatore sarà escluso dal club a partire dal 30 giugno 2023" si legge nella nota odierna delle merengues. "Eden Hazard fa parte del nostro club da quattro stagioni, nelle quali ha vinto 8 titoli: 1 Coppa dei Campioni, 1 Mondiale per Club, 1 Supercoppa Europea, 2 Campionati, 1 Coppa del Re e 2 Supercoppe di Spagna. Il Real Madrid vuole esprimere il suo affetto per Eden Hazard e augura a lui e a tutta la sua famiglia buona fortuna in questa nuova fase". Una separazione voluta da ambo le parti, che hanno deciso anche di ovviare anche alla scadenza del contratto, fissata inizialmente nel giugno del 2024 lasciando libero il belga.
Su Hazard il Real Madrid aveva puntato pesantemente nell'estate del 2019 quando aveva prelevato il giocatore dal Chelsea a suon di milioni di euro: per la precisione 100. Poi, però, un inserimento che non si è mai concretizzato e una presenza assolutamente impalpabile nel tempo. In tre stagioni e mezzo passate a Madrid Hazard ha disputato 73 partite in tutte le competizioni, mettendo assieme la pochezza di 7 gol e 11 assist che, rapportati a quanto fatto in Inghilterra nell'ultima stagione in Premier (16 go le 15 assist) hanno evidenziato le difficoltà croniche a Madrid culminate con l'attuale stagione in cui è sceso in campo meno di 300 minuti.