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Il razzismo negli stadi diventa vergogna mondiale, il Senegal insorge: “A Bergamo pochezza umana”

Gli insulti razzisti a Koulibaly dopo Atalanta-Napoli hanno fatto il giro del mondo. Furioso il Senegal che attacca i tifosi dell’Atalanta: “Idioti senza cervello”.
A cura di Alessio Morra
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A Bergamo il Napoli ha ottenuto un successo molto importante, il 3-1 con cui ha regolato l'Atalanta lancia gli Azzurri che si confermano in lotta per lo scudetto. Tre punti pesanti e una bella prestazione, che però per un attimo sono stati spazzati via per tutto l'ambiente partenopeo. Perché a fine partita mentre usciva dal campo Kalidou Koulibaly è stato apostrofato in modo orrendo da un tifoso nerazzurro, che gli ha detto parole bruttissime. Quelle parole, quegli insulti hanno fatto il giro del web, si sono infuriati anche i senatori della Repubblica Ruotolo e Quagliarello e lo scrittore De Giovanni. Purtroppo, niente di nuovo negli stadi italiani, perché solo rimanendo a questa stagione sono numerosi i casi di razzismo sui campi della Serie A, prima di questo si ricordano quelli nei confronti di Maignan e Tomori del Milan.

Dopo le scuse del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, e la grande solidarietà espressa nei confronti del leader difensivo del Napoli, è arrivato un post molto duro della Federazione del Senegal, che scende in campo e difende il suo capitano. Parlando delle offese a Koulibaly hanno scritto: "Fedeli alle loro tristi abitudini, alcuni tifosi bergamaschi dell'Atalanta hanno mostrato ancora una volta la loro pochezza umana, pronunciando insulti spregevoli e razzisti rivolti al nostro capitano e leader Kalidou Koulibaly. Questi idioti senza cervello non devono avere posto in uno stadio. Forza Kalidou, il popolo senegalese ti sostiene con tutto il cuore e si presenta come un solo uomo per essere orgoglioso del tuo coraggio, del tuo coraggio, della tua esemplarità e della tua appartenenza alla nostra razza e al nostro paese. Il Senegal e l'Africa sono orgogliosi di te".   

Mentre si cerca di capire se l'Atalanta subirà dei provvedimenti, il club del presidente Percassi con un comunicato ufficiale fa sapere che seguendo i principi del club perseguirà nelle sedi competenti chi ha usato quel tremendo epiteto: "Atalanta BC comunica che ogni comportamento non in linea con i principi di civiltà ed educazione, da sempre perseguiti da questo club, sarà osteggiato con forza. Non vogliamo, e lo sottolineiamo, dare visibilità a soggetti che nulla hanno a che fare con il nostro ambiente e, pertanto, senza clamori né generalizzazioni, agiremo nelle sedi competenti affinché l’immagine del club e della città di Bergamo siano tutelate".

L'Atalanta però è stata quasi sommessa con questa nota, in cui non si parla di razzismo. Questo comunicato non è stato postato nemmeno sui social network, ma solo sul sito ufficiale. Una presa di posizione che c'è ma che pare comunque blanda, considerato anche tutto quello che è stato prodotto da quelle parole.

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