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Il raptus del Dibu Martinez, si scaglia contro la polizia brasiliana: “Che stai facendo!”

Al Maracanã, prima di Brasile-Argentina, si scatena il caos per gli incidenti tra gli agenti e i tifosi dell’Albiceleste. Il portiere sta per scavalcare la balaustra e lanciarsi sulle gradinate, vuole difendere i sostenitori connazionali.
A cura di Maurizio De Santis
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Il portiere dell'Argentina, Emiliano Martinez, trattenuto dai compagni di nazionale mentre sta per scagliarsi contro gli agenti brasiliani.
Il portiere dell'Argentina, Emiliano Martinez, trattenuto dai compagni di nazionale mentre sta per scagliarsi contro gli agenti brasiliani.

"Che stai facendo?! Che stai facendo?!". Emiliano ‘Dibu' Martinez è una furia, i compagni di nazionale dell'Argentina fanno fatica a trattenerlo. Grida e si dimena. Ha gli occhi fissi dinanzi a sé, quel che vede gli provoca un moto di stizza e un raptus di ‘lucida follia'. Sente che deve intervenire, lo fa senza pensarci due volte né considerare gli effetti di quell'azione, le conseguenze sportive o, peggio, trovarsi invischiato in qualche denuncia. Franco Armani e Leandro Paredes lo trascinano via con la forza per evitare si metta in guai seri.

Il portiere si scaglia contro un poliziotto, gli molla un manata, gli urla di fermarsi. Il video descrive la tensione degli eventi, l'attimo in cui per difendere i connazionali il ‘Dibu' sta per scavalcare la balaustra e lanciarsi sulle gradinate. Ma viene letteralmente strappato a quel gesto impulsivo dai calciatori che sono accanto a lui. Lo prendono di peso – come si dice in gergo – e lo portano via mentre continua a sbracciarsi e a sbraitare.

Il numero uno dell'Albiceleste interviene per difendere i sostenitori caricati dalle forze dell'ordine.
Il numero uno dell'Albiceleste interviene per difendere i sostenitori caricati dalle forze dell'ordine.

Al Maracanã va in scena uno dei più ‘caldi' match tra il Brasile e l'Albiceleste, di quelli che passano alla storia – come accaduto nel 2021 – prima ancora del risultato del campo, che premia la squadra di Scaloni, per episodi di cronaca nera. Sugli spalti s'è scatenato l'inferno per gli incidenti tra agenti e tifosi dell'Albiceleste: la carica è molto dura, i sostenitori vengono accerchiati e manganellati.

Due persone, ferite vistosamente, sono caricate in barella e trasportate in ospedale. In quegli istanti di caos e follia accade di tutto: l'immediata vigilia della sfida tra la Seleçao e la Selección, gara valida per le qualificazione ai Mondiali del 2026, prende una brutta piega. Il rischio che l'incontro non si giochi e possa essere rinviato è tangibile, diventa concreto quando Lionel Messi prende una decisione clamorosa e la sottolinea con una mimica eloquente, si volta verso i giocatori e dice: "Andiamo via, in queste condizioni non giochiamo". Ci vuole un po' di tempo prima che la situazione rientri e l'Argentina vada in campo regolarmente.

Il portiere, già osannato per le sue prestazioni e gli interventi decisivi in Copa América e nella finalissima dei Mondiali in Qatar, viene quasi idolatrato sui social, considerato un eroe per quell'atto improvviso. Lo ha compiuto perché rimasto colpito dall'aggressione che stavano subendo i tifosi argentini e ha reagito spontaneamente per cercare di fermare un agente che stava per colpire uno degli spettatori.

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