Il rammarico di Inzaghi: “Per non prendere quei gol bastavano 2 falli. Sconfitta immeritata”

Cinque sconfitte totali, di cui quattro negli scontri diretti. Il ko di Torino contro la Juventus brucia e fa male, riapre ferite recenti e spinge addirittura l'Inter a -11 dal Napoli capolista. Lazio (3-1), Milan (3-2), Roma (1-2) e adesso il 2-0 (quasi 3, considerato il gol annullato a Danilo e il palo di Kostic) le tappe del calvario nerazzurro in stagione al quale si aggiunge anche il 3-1 incassato a Udine.
L'esatta dimensione di cosa (non) è stata la squadra di Simone Inzaghi è in un passaggio delle parole dell'allenatore a corredo del match: "Serve un lavoro anche sui gol subiti – dice in diretta TV – come in occasione delle due reti incassate nelle ripartenze, nelle quali potevamo fare due falli. Una squadra come la nostra non può non fermare quelle azioni".

A cosa si riferisce? È successo in occasione della prima rete, quando Kostic vince un corpo a corpo con il centrocampista nerazzurro e scappa via per cinquanta metri. Il copione s'è ripetuto anche in occasione del capovolgimento di fronte partito con Bremer (che ha bloccato un'azione pericolosa) e vede ancora una volta l'ex Eintracht protagonista nell'azione che porta al 2-0 di Fagioli.
Lo sottolineerà anche Bergomi a Sky facendo riferimento al mancato intervento di Barella che, ostacolando l'avversario, avrebbe interrotto l'azione. "L'Inter ha preso gol dal suo corner e da lì la partita è cambiata. Bastava un episodio e ha preso gol su un calcio d'angolo a favore. Barella deve fare fallo lì".

Questione di dettagli sui quali Inzaghi dice che la sua squadra deve ancora lavorare. E molto. "È dato di fatto, negli scontri diretti dobbiamo fare di più – l'ammissione a DAZN -. Non possiamo non andare in vantaggio nel primo tempo con tutte le occasioni che abbiamo avuto. Sono dettagli e fanno la differenza in questi match".
Ce n'è abbastanza per provare rammarico alimentato dalla consapevolezza di aver fatto un passo indietro rispetto all'euforia che aveva accompagnato la qualificazione agli ottavi di Champions. "Abbiamo fatto un ottimo primo tempo. Non puoi mai andare al riposo 0-0. È quello il rammarico. Ci siamo disuniti dopo il gol ma potevamo pareggiare con Lautaro".

Il distacco dalla vetta è di 11 punti, dalla zona Champions è di 3 ma in mezzo ci sono anche Juventus e Roma. Questa Inter può ancora puntare allo scudetto? "Ora dobbiamo puntare ad avere continuità. Tutte corrono. È una sconfitta che fa male per l'importanza e può portare scorie. Dobbiamo essere bravi, mancano 25 partite".