Il puerile comportamento di Ronaldo nel match giocato con lo United: i suoi capricci in un video
Mentre Jorge Mendes continua a lavorare da mattina a sera per trovare la squadra giusta in cui Cristiano Ronaldo possa spendere gli ultimi spiccioli della sua carriera – con l'obiettivo abbastanza palese di rimpolpare il proprio bottino di gol in Champions League, mettendo il suo record al riparo dall'eterno nemico Leo Messi – la situazione del 37enne portoghese al Manchester United resta surreale, a metà tra il separato in casa e il ruolo di colui che dovrebbe essere il giocatore simbolo del club cui nell'estate scorsa era tornato tra i peana e le manifestazioni di reciproco amore.
La verità è che i tifosi non sono stupidi e hanno capito che CR7 mette davanti a tutto i propri record, con buona pace degli obiettivi di squadra, così come in spogliatoio non si straccerebbero le vesti in caso di addio di qualcuno che tutto è tranne che un leader pronto a guidare i suoi compagni offrendo loro il suo esempio per trascinarli.
Anzi, se l'esempio è quello dato da Ronaldo nei 45 minuti penosamente giocati domenica scorsa nell'amichevole col Rayo Vallecano – contributo nullo alla causa e poi la fuga dopo aver fatto la doccia senza assistere al secondo tempo, qualcosa di "inaccettabile" come lo ha definito ten Hag – allora è sufficiente dire ai calciatori dello United di comportarsi esattamente in maniera opposta. Nelle ultime ore è diventato virale un video in cui si vede il portoghese passare il pallone all'indietro per quattro volte con banali tocchetti quasi da fermo, in meno di 10 secondi.
Un atteggiamento di sufficienza, per non dire strafottenza, per non dire boicottaggio, davvero avvilente per un professionista, a maggior ragione per un cinque volte Pallone d'Oro. C'è modo e modo di far capire la propria volontà, non certo mandando messaggi di questo tipo. Si capisce bene perché durante la sosta per rinfrescarsi nel corso del primo tempo del match, Erik ten Hag abbia discusso animatamente con Ronaldo, cercando di dargli disposizioni e ricevendone in cambio solo gesti di assoluta distanza e indifferenza.
La sensazione è che il tecnico olandese, arrivato quest'anno dall'Ajax per risollevare la squadra dopo l'ultima deludente stagione, sarebbe il primo ad essere sollevato dalla partenza dell'ingombrante – e in questo momento ‘tossico' – portoghese, alla luce oltretutto del suo gioco che prevede grande impegno degli attaccanti anche nella fase di non possesso e considerando il grande stato di forma di Anthony Martial, Marcus Rashford e Jadon Sancho nel corso della preparazione prestagionale.
Saranno questi tre giocatori ad essere schierati titolari domenica prossima nella prima giornata di Premier League, che vedrà i Red Devils ospitare a Old Trafford il Brighton, con Ronaldo in panchina. Del resto le parole pronunciate da ten Hag nelle ultime ore fa sono sì di apertura – del tutto di prammatica – verso l'ex juventino, ma anche impietose, con nessuna voglia di fare sconti: "Penso che possa inserirsi, ma per cominciare deve rimettersi in forma, ha appena iniziato. È un giocatore di calcio fantastico, lo ha dimostrato tante volte, ma si può sempre essere giudicati in base a quello che si è adesso, a quello che si mette in campo ora. Quindi la squadra e lo stesso Cristiano devono dimostrarlo". Tutto sembra assomigliare a un conto alla rovescia per vedere Ronaldo altrove, col suo vecchio Sporting unica pista al momento calda, visti i tanti rifiuti incassati da club più blasonati come Chelsea e Bayern.