Il pressing pigro di Messi in Barcellona-PSG fa discutere i tifosi
Gerard Piqué ha insultato Antoine Griezmann che copriva e correva poco quando il Psg attaccava. Il botta e risposta tra i due fu all'insegna delle parolacce e dello scambio di accuse reciproche. Non è stata l'unica immagine della disfatta del Barcellona contro i francesi nella serata di Champions League. La sconfitta in casa per 4-1 li ha spinti quasi fuori dalla Coppa negli ottavi di finale ma più ancora del risultato pesano la prestazione mortificante di squadra e quella strettamente personale di Lionel Messi. Come definire l'atteggiamento della Pulce? Imbarazzante e, a tratti, irritante. Il motivo è sempre lo stesso: in campo cammina. Sì, cammina. Lui ha un problema con il pressing e i blaugrana mostrano di avere un problema con la sua stella più luminosa che si astrae dalla lotta. Se ne sta fermo a guardare. Aspetta che siano i compagni di squadra a fare il lavoro sporco nell'attesa che dalle sue parti arrivi la palla da intercettare.
Non è la prima vola che accade una cosa del genere. In questa edizione della Champions la scena si è ripetuta in maniera palese contro la Dinamo Kiev, durante il match della fase a gironi. Anche allora sembrava passeggiare, lasciando agli avversati spazio e tempo per impostare l'azione. Nel dopo gara il tecnico dei catalani, Ronaldo Koeman, fece riferimento al dettaglio e finì lì… se la cavò parlando di un difetto generale della squadra apparsa nel complesso poco brillante e capace di complicarsi da sola la vita. Ma quanto accaduto contro il Psg ha riportato la questione sotto i riflettori.
Oltre al dettaglio di Messi che passeggia e assiste inerme a cosa accade intorno a lui, ce n'è un altro che fotografa il disagio delle sue reazioni. Si tratta del dribbling subito da Mbappé e del tentativo (fallito) di provare a ostacolare l'attaccante francese. Postura, dinamica dell'azione e intensità mancata caratterizzano il contrato ‘molle' dell'argentino. La punta del Psg lo salta senza problemi, scarta di lato ed esce da quella selva di gambe avversarie in velocità e bello stile mentre il ‘dieci' blaugrana sta a guardare. Come se aspettasse solo la fine di questa stagione per dire addio a Barcellona, passeggiando verso la nuova destinazione e senza mai voltarsi.