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Il presidente del Ruanda si scaglia contro l’Arsenal: “Non si può accettare la mediocrità”

Mentre si lecca le ferite per la brutta sconfitta all’esordio stagionale in Premier League in casa del Brentford, l’Arsenal deve anche incassare il durissimo attacco del presidente del Ruanda, Paul Kagame: “Non dobbiamo scusare o accettare la mediocrità, sono sicuro che sappiamo tutti sulle spalle di chi grava il fardello più pesante”. Il tecnico Arteta è già in grande difficoltà e adesso il calendario prevede Chelsea e Manchester City.
A cura di Paolo Fiorenza
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Mikel Arteta aveva già abbastanza problemi di suo – dopo la brutta sconfitta del suo Arsenal all'esordio stagionale in Premier League contro il Brentford – da non poter immaginare che sulle ferite dei Gunners ci avrebbe cosparso il sale addirittura il presidente del Ruanda, Paul Kagame, 63enne uomo forte dello stato dell'Africa orientale. Ebbene sì, poche ore dopo che la squadra biancorossa aveva perso per 2-0 in casa della neopromossa, dal profilo twitter ufficiale di Kagame sono partite autentiche bordate verso i londinesi.

La sortita del capo di Stato del Ruanda peraltro sorprende fino ad un certo punto: oltre che tifoso dell'Arsenal, infatti, il 4 volte presidente – in carica dal 2000 – è anche sponsor della squadra, tramite l'ente nazionale del turismo, Visit Rwanda, il cui nome compare sulla maniche della maglia dei Gunners. Il suo sfogo è diretto e senza giri di parole, come si conviene a qualcuno che è poco abituato ad essere contraddetto: "Non dobbiamo semplicemente scusare o accettare la mediocrità. Una squadra deve essere costruita con lo scopo di vincere, vincere, vincere. Così che quando perdiamo… è qualcosa di inatteso! Sono sicuro che sappiamo tutti sulle spalle di chi grava il fardello più pesante. Spero che anche loro lo sappiano!".

"Non possiamo avere un piano che funzioni davvero? – chiede ancora retoricamente Kagame – Un aspetto da considerare è il modo in cui ci occupiamo del mercato: i giocatori che acquistiamo per eseguire il piano. L'Arsenal e i tifosi non meritano di abituarsi a questo… no! Lo dico da grande tifoso dell'Arsenal. Il cambiamento ha tardato ad arrivare!". Le critiche del presidente ruandese mettono nel mirino gli stessi due uomini che in questo momento sono sulla graticola di tifosi e media: il manager Arteta e il direttore tecnico Edu, artefici di una campagna acquisti che ha speso ben 58,5 milioni per il difensore centrale Ben White dal Brighton, 17,5 milioni per il centrocampista Lokonga dall'Anderlecht ed 8 oer il terzino Nuno Tavares dal Benfica. Di questi, i primi due erano in campo dal 1′ venerdì sera contro il Brentford, mentre l'esterno sinistro portoghese è entrato nel finale.

Adesso il calendario di Premier League prevede per l'Arsenal due sfide da far tremare i polsi: prima in casa contro il Chelsea, poi a Manchester contro il City. Le due finaliste dell'ultima Champions League potrebbero già mettere i Gunners in una posizione di grandissima difficoltà, quando ancora settembre non sarà iniziato. Arteta è chiamato a tirare fuori il massimo, se non vuole avere brutte sorprese. Stavolta non dal presidente del Ruanda.

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