Il post dell’Inter sugli ottavi di Champions fa il giro del mondo: sembra per Juve e Barcellona
Due stadi, umori differenti. È il bello e il brutto del calcio. Il bello era a San Siro, dove l‘Inter fa quel che deve: vince e conquista la qualificazione aritmetica agli ottavi di Champions League con una giornata di anticipo; vince nonostante la pressione di giocare tre ore prima dei blaugrana; vince e fa festa con i settantamila che hanno riempito il Meazza per spingerla a tagliare un traguardo finora tabù. A Monaco di Baviera, per la sfida dell'Allianz Arena con il Bayern, potrà recarsi a cuor leggero e animo sereno. Qualunque cosa accadrà non avrà conseguenze sportive.
Il brutto, in termini di emozioni negative e sconforto che fanno parte del gioco, era al Camp Nou dove Xavi aveva radunato la squadra perché assistesse al match tra i nerazzurri e il Viktoria Plzen. Sperava che una formazione ancora a zero punti (il club della Repubblica Ceca) e ormai spacciata potesse fare il miracolo e tirare un brutto scherzo all'Inter. Quell'illusione è durata una mezzora al massimo, fino al gol del vantaggio di Mkhitaryan che ha dato la stura al 4-0. Poi è calato il gelo. Blaugrana eliminati prima ancora del fischio d'inizio, umiliati dai tedeschi che hanno rifilato loro 3 sberle spedendoli in Europa League.
Una disfatta sotto tutti i punti di vista per i catalani, che addirittura a bilancio avevano preventivato di incassare cifre maggiori ponendosi come traguardo possibile l'arrivo (almeno) fino ai quarti di finale. Avevano fatto male i conti. La realtà dei risultati e del campo ha ribaltato i pronostici. Brucia e fa male. "È una mafia", urlano convinti di aver subito un torto.
Alla profonda delusione del Barça, che grida ancora vendetta per quel fallo di mano di Dumfries nel confronto diretto coi nerazzurri, fa da contraltare la gioia comprensibile della società milanese. L'ha manifestata condividendo sui social alcuni messaggi che, a voler pensar male, viene il sospetto che siano anche una sorta di rivalsa/sfotto' rivolta verso avversari che sulla carta erano maggiormente accreditati, a quelle persone che – al momento del sorteggio dei gironi – avevano già suonato il ‘de profundis', a quella Juventus che dalla Champions è già uscita e rischia addirittura di non qualificarsi nemmeno per i playoff di Europa League.
"Noi l'abbiamo sempre saputo", si legge a corredo del video che racconta in una breve clip cosa è successo dal giorno dell'estrazione dall'urna e degli accoppiamenti fino al tripudio di ieri sera.
È solo un'impressione ma quel "Retweet if your club has qualified for the #UCL round of 16" ha fatto storcere il muso a qualcuno. Pubblicato anche sull'account spagnolo dei nerazzurri ("Atención: Este tweet lo pueden retuitear únicamente los que clasificaron a octavos de final de la @LigadeCampeones") è stato preso male, malissimo dai tifosi catalani. A loro ribolle ancora il sangue nelle vene per le polemiche e le proteste, mai sopite, per il silenzio del Var su quell'episodio che avrebbe potuto cambiare il corso della qualificazione. Nel complesso quei post hanno ‘spaccato', come si dice in gergo, ottenendo centinaia di migliaia di interazioni.