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Terremoto in Turchia e Siria

Il portiere Türkaslan è morto sotto le macerie: dolore senza fine in Turchia per il terremoto

La violenza del sisma ha causa migliaia di vittime, tra queste c’è l’estremo difensore del Malatyaspor. Sua moglie era stata salvata il giorno prima. Un tweet dell’ex calciatore, Sukur, racchiude il dolore per la tragedia: “Sono sconvolto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il portiere, Eyüp Türkaslan, è stato dichiarato morto. Il calciatore era rimasto intrappolato sotto le macerie dell'edificio crollato a causa del terremoto.
Il portiere, Eyüp Türkaslan, è stato dichiarato morto. Il calciatore era rimasto intrappolato sotto le macerie dell'edificio crollato a causa del terremoto.
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Eyüp Türkaslan è morto sotto le macerie dell'edificio crollato per la violenta scossa di terremoto che ha squassato la Turchia provocando migliaia di vittime. "Hanno ritrovato il telefono ma non lui", ha ammesso un compagno di squadra, Mert Mirac Altintas. Sua moglie e sua figlia sono state salvata il giorno prima, il portiere del Malatyaspor non ce l'ha fatta secondo la versione che viene fornita dai media. Fonti giornalistiche turche raccontano che è stato dichiarato il suo decesso sotto i cumuli di detriti e pezzi di palazzo, sventrato e accartocciato dal sisma.

Il tweet dell'ex calciatore, Hakan Sukur, che ha condiviso il messaggio editato dalla società, racchiude il cordoglio e il dolore per la tragedia: "Che Dio abbia pietà di lui, auguro ai suoi cari tutta la forza possibile per fare fronte a questa sciagura. Sono sconvolto per tutto quanto è successo, addolorato per la perdita di un caro amico, un fratello".

Yàlmaz Vural è l'allenatore della squadra che milita nella seconda serie del campionato turco. Parla con la voce rotta dalla commozione, in momenti del genere è difficile tutto. Fai fatica anche a respirare, a renderti conto che sei vivo.

Türkaslan era il secondo portiere del club e aveva giocato solo due partite in questa stagione, il tecnico ha confessato ai media di essere distrutto e profondamente rammaricato perché il giocatore era stato l'unico della squadra a non lasciare la città. "Ho concesso ai giocatori due giorni di riposo dopo la partita – ha ammesso – Vural -. Molti non erano a Malatya. C'era solo il nostro secondo portiere, Ahmet Eyüp Türkaslan. Hanno salvato sua moglie. Sono devastato".

Chi è riuscito a salvarsi è stato il difensore, Baris Basdas, che s'è lanciato dal balcone dell'abitazione per non restare risucchiato nella frana. Ha effettuato un salto nel vuoto dal secondo piano, come ribadito anche dal suo agente: se l'è cavata con un grave infortunio al piede e ha riportato qualche ferita nella caduta. Ma è salvo.

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La sede del club si trova a Malatya, centro che appartiene alla regione dell'Anatolia Orientale, una delle zone più colpite dalle scosse che hanno registrato 7,7 e 7,8 gradi della scala Richter. Le stime sul numero dei decessi sono ancora approssimative considerate le difficoltà nelle ricerche dei dispersi, nelle operazioni di soccorso e di scavo di quel che resta degli stabili franati.

Al momento la conta dei morti è di 4300 persone, un dato che è destinato a essere aggiornato nelle prossime ore. C'è molta apprensione per la squadra di pallavolo, circa 14 ragazze, che si trovava all'interno del palazzetto dello sport (Antakya Sports Hall) al momento del sisma e – si teme – sia rimasta sepolta sotto i resti dell'edificio. Nelle ultime ore, invece, sono giunte notizie sul calciatore, Atsu: il tecnico della sua squadra, l'Hataysport, ha confermato che è stato ritrovato e condotto ferito in ospedale.

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