Il portiere impazzisce, si butta la palla avanti e va in fuga: succede il disastro

Difficile vedere una roba così a livello di massima serie, ovvero un portiere che impazzisce ed esce palla al piede dall'area di rigore spingendosi fino a metà campo non si sa bene per fare cosa, eppure è quello che è successo nella Primera Division argentina, durante il match tra Instituto Cordoba e Deportivo Riestra. L'estremo difensore della squadra ospite, Ignacio Arce, sul punteggio di 0-1 e appena dopo che un suo compagno era stato espulso, ha pensato bene di fare l'eroe e provare a spaccare la partita con una sortita solitaria per cogliere di sorpresa gli avversari. Ma l'esito della vicenda è stato disastroso: gli hanno rubato palla e messo a segno il gol del 2-0.
Domenica scorsa Ignacio "Nacho" Arce giocava in trasferta contro la sua ex squadra, l'Instituto, ed evidentemente ci teneva parecchio a non uscire battuto dallo stadio Juan Domingo Perón, anzi di più, a lasciare il segno. E in un certo senso il 33enne portiere ci è davvero riuscito, confezionando una topica che i telecronisti del match hanno subito paragonato a quella di René Higuita contro il Camerun negli ottavi di finale dei Mondiali di Italia '90.
La follia del portiere del Deportivo Riestra: si invola col pallone fino a metà campo
Con il punteggio sull'1-0 al 61′ e col Deportivo Riestra messo molto male dopo l'espulsione qualche attimo prima del difensore Facundo Mino, il pallone è finito tra le mani di Arce al termine di un'azione infruttosa dell'Instituto. A quel punto, in un momento di pura follia calcistica, il portiere è scattato in avanti come un ossesso, facendo rotolare la palla davanti a lui fuori dall'area e gettandosi al suo inseguimento, verso un domani dai contorni incerti e perigliosi.
Arce è arrivato quasi a metà campo nella sua sconsiderata azione, che poi gli ha presentato il conto: ostacolato anche dall'arbitro, ha perso il pallone, scippatogli da un avversario, che poi lo ha passato a un compagno, Gaston Lodico, che era già stato autore del primo gol dell'Instituto subito dopo l'intervallo.
Il 26enne centrocampista ha immediatamente capito il da farsi: in un attimo ha inquadrato la porta rimasta sguarnita e ha calciato da distanza siderale, mettendo a segno il 2-0 che è stato la pietra tombale sulla partita, poi finita 3-0. Arce è tornato mestamente verso la propria porta a testa bassa, grattandosi il capo come per chiedersi perché avesse fatto quell'azione assurda.
Il portiere peraltro dopo la gara ha affermato che era nel suo stile giocare coraggiosamente, prima di attribuire parte della colpa dell'errore all'arbitro Andres Merlos, che si era frapposto sulla linea di passaggio poco prima che perdesse il pallone: "È il mio stile e gli errori possono capitare. Anche i migliori commettono errori. Ho vissuto momenti indimenticabili e oggi è stata solo un'esperienza di apprendimento". Forse i compagni non sono tanto d'accordo con Ignacio…