Il portiere del Copenaghen e Grealish scioccati da Haaland, surreale dialogo in campo: “Non è umano”
La terza giornata della fase a gironi della Champions League 2022-2023 non ha riservato sorprese al Manchester City di Pep Guardiola che con un netto 5-0 ha spazzato via un impotente Copenaghen all'Ethiad proseguendo così la sua marcia a punteggio pieno in vetta al Gruppo G. Nessuna sorpresa nemmeno per quel che riguarda i nomi finiti sul tabellino dei marcatori con il solito Erling Haaland, autore di una doppietta nei primi 32 minuti di gioco (un gol al primo pallone toccato con una conclusione da dentro l'area e un altro su un facile tap-in dopo la respinta del portiere danese), che sale così a quota 19 reti segnate in appena 12 presenze con la maglia dei Citizens.
Doppietta che gli permette di mantenere l'impressionante ruolino di marcia che, oltre alle tre triplette realizzate nelle prime 8 gare di campionato (l'ultima nel derby contro lo United) che lo hanno fatto entrare di diritto nella storia della Premier League, lo ha visto fin qui andare a segno in tutte le gare disputate con la maglia del City fatta eccezione per il match di Community Shield contro il Liverpool del 30 luglio scorso e quello contro il Bournemouth del 13 agosto.
Con il risultato in cassaforte già alla fine del primo tempo (terminato sul 3-0 dopo l'autogol di Khocholava), Guardiola si è potuto anche concedere il lusso di lasciare l'attaccante norvegese negli spogliatoi per dargli un po' di riposo in vista del tour de force che attende i suoi ragazzi nelle prossime settimane dato il fitto calendario che vede il City costretto a giocare ogni tre giorni da qui alla lunga sosta per i Mondiali in Qatar.
Nonostante abbia giocato soltanto 45′ dunque anche contro il Copenaghen Erling Haaland ha impressionato tutti a partire dagli avversari che, pur conoscendo il valore dello scandinavo, non sono riusciti in alcun modo ad arginarlo. A testimonianza di quanto sia disarmante giocare contro il classe 2000, al netto di ciò che pensa su di lui Antonio Cassano, arriva la confessione del suo compagno di squadra Jack Grealish che, dopo la gara di Champions League, ha svelato la sua reazione e quella del portiere avversario dopo il secondo gol messo a segno dal centravanti 22enne.
Dopo l'esultanza per la rete del norvegese, che aveva appena regalato il doppio vantaggio ai padroni di casa, infatti le telecamere avevano ripreso un colloquio serrato tra l'esterno inglese e l'estremo difensore dei danesi Kamil Grabara di cui però non era chiaro il contenuto. A svelare l'arcano, al termine dell'incontro, ci ha pensato lo stesso Grealish (nominato Player of the Match dalla Uefa):
"Mentre stavo rientrando dopo uno dei suoi gol, il loro portiere mi ha detto qualcosa e io ho risposto: ‘Cosa?'. Lui ha quindi ribadito: ‘Questo ragazzo non è umano'. E io ho risposto: ‘Lo dici a me?'. Speriamo che possa tenere a lungo questa forma e portarci alla gloria" ha difatti raccontato il 27enne di Birmingham riguardo l'episodio che lo ha visto protagonista in Manchester City – Copenaghen. Un dialogo che, per quanto appaia quasi surreale, chiarisce perfettamente quanto sia disarmante in questo momento giocare contro Erling Haaland o anche essere suo compagno di squadra.