Il pizzino di Paratici ha spoilerato il mercato della Juve tre anni prima: ne mancano solo due
Nicolò Zaniolo potrebbe presto approdare alla Juventus. Nella giornata di ieri ci sono stati nuovi sviluppi nella trattativa che porterebbe il gioiello della Roma alla corte di Massimiliano Allegri. L'intesa con il giocatore c'è già, bisogna chiudere l'operazione trovando la formula giusta con il club giallorosso che comunque per il #22 chiede non meno di 60 milioni. La sensazione è che comunque a 50 si possa chiudere, magari con un pagamento in più trance. Ci sarà tempo e modo per parlarne anche se Cherubini vuole consegnare all'allenatore livornese già una rosa abbastanza completa nei reparti più cruciali per consentirgli di lavorare subito su tutto il gruppo che avrà a disposizione poi nel corso della stagione.
Il mercato del ds bianconero comunque sembra essere ancora in linea con la precedente gestione di Fabio Paratici. Dopo il suo addio alla Juve e l'approdo al Tottenham, dalle parte della Continassa aleggia ancora il suo progetto sportivo, che però non è stato più così segreto quando il cameriere di un ristorante scovò un pizzino sul tavolo in cui l'allora ds bianconero aveva appena mangiato. C'erano i nomi di tutti gli obiettivi di mercato della Juventus nel breve e lungo periodo. Da Demiral a Romero, passando per Chiesa e appunto Zaniolo, nero su bianco c'erano tutti. Proprio il talento giallorosso era dunque finito nel mirino della Juventus, prima probabilmente del primo infortunio ai crociati che ha posto un freno momentaneo alla sua carriera.
Era fine gennaio 2019 e nel ristorante dell'Hotel Bulgari di Milano, nota sede di incontri di calciomercato, Paratici aveva annotato alcuni nomi su un pizzino prima di strapparlo in mille pezzi. Quel foglietto però fu ricomposto ed era stata scritto nel corso di un incontro con il Genoa per definire l'affare Sturaro. Paratici scrisse i nomi che interessavano al Genoa ma anche alla stessa Juve, nella parte alta, e tra questi spiccano i nomi di Demiral dell'Alanyaspor a 7 milioni, Sagnan del Lens a 3 milioni e Zurkowski del Gornik Zabrze sempre a 3 milioni.
C'era anche Zennaro del Venezia sempre a 3 milioni anche se è in basso e nello specchietto in alto a destra che l'ex ds dei bianconeri appunta i colpi pregiati che da lì ai prossimi anni la Juventus avrebbe messo a segno. C'era il nome di Federico Chiesa, poi preso dalla Fiorentina, Romero, poi finito proprio nel "suo" Tottenham, Tonali che invece rappresenta l'unico obiettivo fallito e in grado di farsi comunque strada tra le big nel Milan e infine Zaniolo con una valutazione da 40 milioni.
Monchi giurò che non ci fosse nulla tra le parti ma è chiaro che ad oggi, ricordando quel pizzino, il fantasista giallorosso fosse da tempo nei pensieri della dirigenza juventina. Se Cherubini riuscisse a portare a casa anche Zaniolo, gli unici due nomi che solleticano ancora i tifosi della Juventus sono due: Szoboszlai del Lipsia e soprattutto Milinkovic-Savic appuntato in altro a destra con Pjanic. Il bosniaco in realtà era stato messo in evidenza solo come memento per un incontro col suo agente e non in un presunto scambio con il ‘Sergente' della Lazio che alla fine non è mai arrivato a Torino.
Qualcuno ha anche ipotizzato che, essendoci scritto "Savic" si trattasse solo del difensore dell'Atletico Madrid ex Fiorentina. La valutazione invece di Szoboszlai, attaccante ungherese in forza al Lipsia che allora era al Salisburgo all'interno della galassia Red Bull, in effetti resta comunque un nome fattibile come alternativa di valore a Vlahovic nell'immediato futuro. La sua spesa iniziale era basata su un prestito con riscatto a 10 milioni di euro. Ora ne serviranno molti di più…Dubbi e misteri che però oggi, con Zaniolo vicinissimo, fanno sognare i tifosi della Juventus sperando che la società segue alla lettere – come sta facendo – il pizzino di Paratici che praticamente ha garantito ai bianconeri di focalizzarsi su un mercato già ben studiato…