Il pizzino di Paratici aveva svelato il piano, Juve pronta a un altro colpo alla Vlahovic
Il suo nome era scritto sul pizzino che venne ritrovato in un ristorante. Lo aveva lasciato lì, distrattamente, l'ex dirigente della Juventus, Fabio Paratici. Romero (difensore transitato a Torino, spedito a Bergamo e finito al Tottenham) era il primo indicato su quel foglio dove, in un angolo a parte, erano segnati i talenti che la ‘vecchia signora' non poteva lasciarsi scappare in ottica futura. Per Tonali, dal Brescia al Milan, le cose sono andate diversamente: con il calciatore che aveva in testa Rino Gattuso come modello e il ‘diavolo' che era uscito dalla situazione d'impasse che ne aveva smorzato l'appeal. Chiesa non ha avuto remore: ha colto al volo l'occasione, ha salutato Firenze e il presidente Commisso accettando il trasferimento più a Nord.
In quella lista Nicolò Zaniolo figurava in calce, accanto c'era anche l'investimento previsto dai bianconeri per strappare l'ex Inter alla Roma: 40 milioni di euro. Aveva immaginato che potessero bastare per convincere i giallorossi a lasciar partire il ragazzo che nella Capitale era arrivato quale contropartita (assieme a Santon) nell'operazione che portò Nainggolan in nerazzurro. Il contratto fino al 2024 e le trattative per il rinnovo che, almeno per adesso, non sono decollate: l'ultimo prolungamento risale al 2019, il resto è legato a una promessa di adeguamento economico (fatta dalla precedente gestione) e a un ‘ne parliamo a fine stagione' (da parte di quella attuale) che può significare tutto e niente, continuare assieme oppure dirsi addio.
"Se posso garantire che sarà qui l'anno prossimo? Non posso io, né io né nessuna altro", ha ammesso Tiago Pinto. E le parole del general manager portoghese confermano come la posizione del calciatore sia tutt'altro che blindata, lasciano una porta aperta. La Juve ci ha infilato un piede così da bloccarla sulla falsariga di quanto accaduto con Dusan Vlahovic. Il copione è lo stesso: contatti avviati, in attesa che dalla Capitale arrivi un cenno sulla questione contrattuale del calciatore prima di affondare il colpo, magari inserendo nell'operazione anche un giocatore (McKennie).
Un piano scritto da tempo, nonostante gli infortuni abbiano condizionato talento ed exploit del giocatore. Lo ha messo nel mirino da quando c'era ancora Paratici a occuparsi delle vicende di mercato. È stato lui a tessere le fila della trama fino a due anni fa e – in virtù degli affari conclusi a gennaio sull'asse con Torino per gli arrivi di Kulusevski e Bentancur – a Londra c'è chi ha storto il muso. E quella lista che fece scalpore, a due anni di distanza da allora e con l'ex dirigente adesso al Tottenham, torna di stretta attualità. Nel piano della Juve per rigenerarsi e aprire un nuovo ciclo, con o senza Paulo Dybala, c'è anche il nome di Zaniolo.