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Il più grande rimpianto della carriera di Gigi Buffon: “Abbiamo fatto un casino”

Buffon si è ritirato dal calcio giocato. Nel baule dei ricordi ci sono momenti bellissimi ed esaltanti ma anche altri che hanno lasciato un segno profondo. Uno di questi è a Parigi: “Fu un disastro”.
A cura di Maurizio De Santis
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Gigi Buffon ha chiuso la carriera di calciatore annunciando il ritiro.
Gigi Buffon ha chiuso la carriera di calciatore annunciando il ritiro.

Gigi Buffon ha chiuso con il calcio giocato e annunciato ufficialmente il ritiro con una frase emblematica: "Mi hai dato tutto, ti ho dato tutto". A 45 anni mette fine alla lunga esperienza di portiere e porta con sé i migliori anni della vita sportiva. Gli serviranno per il prossimo capitolo che aprirà, sempre in campo ma con una prospettiva e un incarico differenti. Sarà dall'altra parte della barricata, ad attenderlo – secondo voci di corridoio – c'è il ruolo di capo delegazione della Nazionale italiana.

Nel baule dei ricordi di Buffon ci sono momenti bellissimi ed esaltanti, come la vittoria dei Mondiali in Germania nel 2006 in quell'estate caldissima per la vicenda Calciopoli, ed altri che hanno lasciato un segno profondo. L'arbitro che ha un "bidone dell'immondizia al posto del cuore" è uno degli episodi che, per rabbia provata, ancora gli fanno male: l'impresa della Juve a Madrid in Champions venne mortificata da quel rigore discutibile concesso in pieno recupero al Real e trasformato da Cristiano Ronaldo.

La beffa clamorosa per il Psg: aveva la qualificazione in pugno, fu eliminato in casa negli ottavi di Champions.
La beffa clamorosa per il Psg: aveva la qualificazione in pugno, fu eliminato in casa negli ottavi di Champions.

Ma c'è dell'altro che può essere catalogato sotto la voce ‘grandi rimpianti'. Basta azionare il rewind e tornare indietro nel tempo. Non serve spingersi troppo oltre, il periodo e l'evento in questione fanno riferimento all'anno trascorso tra i pali del Paris Saint-Germain. Non è quell'avventura ad avergli lasciato l'amaro in bocca ma una gara in particolare. Ne parlò durante un intervento alla Bobo TV e spiegò perché allora provò una delusione fortissima.

La rete segnata da Lukaku al Psg: il belga allora era al Manchester United.
La rete segnata da Lukaku al Psg: il belga allora era al Manchester United.

In quella stagione c'erano pochissime squadre che sulla carta potevano vantare in rosa calciatori di grande livello come Neymar, Kylian Mbappé e Angel di Maria. Eppure le cose andarono malissimo e il sogno di vincere la Champions sfumò nella maniera più beffarda possibile. Negli ottavi di finale il Psg aveva vinto 2-0 all'andata giocata a Old Trafford e la qualificazione era in pugno. Al ritorno, con gli inglesi gravati da assenze pesanti, avrebbero dovuto solo interpretare con lucidità quel match ma avvenne un disastro.

Due gol di Romelu Lukaku e un rigore di Marcus Rashford in pieno recupero ribaltarono risultato complessivo e passaggio del turno: i Red Devils avanzarono ai quarti per i gol in trasferta. "L'abbiamo buttato via – le parole di Buffon -. Erano venuti a Parigi con una squadra che aveva molti giovani. C'erano De Gea, Lukaku e Rashford dei big, ma gli altri erano ragazzi".

Cosa successe? L'ex numero uno condensò tutto in una frase. "Abbiamo fatto un casino a livello mentale e fu un disastro – ha aggiunto -. Eravamo molto forti, una mega squadra. Probabilmente è quello il più grande rimpianto della mia carriera".

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