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Il pianto inconsolabile di Dybala dopo la finale persa: anche gli avversari provano a calmarlo

Paulo Dybala letteralmente distrutto dopo la finale di Europa League persa con la Roma contro il Siviglia. Inutili i tentativi di consolarlo.
A cura di Marco Beltrami
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Paulo Dybala letteralmente inconsolabile dopo la sconfitta della sua Roma contro il Siviglia nella finale di Europa League. L'argentino è stato il grande protagonista dell'ultimo atto di Budapest, segnando la rete del vantaggio giallorosso. Purtroppo per lui e per i giallorossi non è bastato, e le scene al termine del match sono davvero un colpo al cuore.

L'argentino aveva voluto fortemente questa finale di Europa League, al punto da stringere i denti pur di giocare nonostante quell'infortunio smaltito in poco tempo. "Mister ci sono, mi sento bene" ha detto stamattina a Mourinho che non ci ha pensato su due volte a schierarlo titolare. Ed ecco che Dybala ha ripagato la fiducia del suo tecnico con una prestazione super impreziosita dalla marcatura dell'1-0.

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Al 68′ però la sua autonomia è finita, ed ecco il cambio con l'ingresso di Wijnaldum. Anche in panchina Paulo ha continuato a dare il suo contributo, dando indicazioni ai compagni e anche discutendo animatamente con gli avversari con i quali c'è stata anche un principio di rissa. Poi però ai supplementari ecco lo sconforto e le prime lacrime, con la pettorina a coprirsi la testa.

Forse Paulo aveva iniziato a sentire i cattivi presagi, oppure era grande il rimpianto per lui rigorista doc di non poter partecipare alla lotteria finale. Dopo il gol decisivo del connazionale Montiel, Dybala è scoppiato in lacrime letteralmente inconsolabile. Distrutto l'argentino, che è rimasto per diversi minuti in mezzo al campo, senza riuscire a riprendersi. Prima i compagni e poi gli avversari hanno provato a tirarlo su.

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Suso e i connazionali Montiel e Acuna hanno cercato di risollevare il suo umore, inutilmente. Dybala si è poi recato sotto la curva dove è stato anche abbracciato dai propri tifosi, che hanno capito il suo spirito di sacrificio. Una notte che purtroppo non dimenticherà mai, ma che potrebbe servirgli per crescere ulteriormente. E dopo la finale persa di Champions con la maglia della Juventus, un'altra enorme batosta difficile da metabolizzare per un ragazzo che nella carriera ha dovuto fare i conti con la sfortuna.

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