Il pianto di Meggiorini dopo gli insulti alla madre: “Sono un calciatore grazie ai suoi sacrifici”

Le lacrime di Riccardo Meggiorini hanno fatto il giro del mondo. L'attaccante del Vicenza negli ultimi minuti della partita con il Lecce è crollato emotivamente quando ha sentito dire delle parole orrende al centrocampista del Lecce Majer, che aveva insultato la madre di Meggiorini, esperto attaccante che ha giocato tanto anche in Serie A, che ha raccontato quel brutto episodio, ha detto di aver perdonato l'avversario che lo ha offeso e ha dichiarato di dovere tutto alla madre, che purtroppo non c'è più.
88° minuto di Lecce-Vicenza, un recupero del campionato di Serie B, una sfida tra i giallorossi che vincendo sono tornati al comando e biancorossi che sono ultimi. Il momento è caldo, il punteggio è di 2-1 per il Lecce quando dopo una situazione molto concitata Majer insulta la madre di Meggiorini che in quel momento cerca di nascondere i suoi occhi e piange. Davanti a tutti, davanti alle telecamere. Il momento è molto toccante. Il capitano del Lecce Lucioni lo abbraccia, l'attaccante in un'intervista al ‘Corriere della Sera' ha spiegato cosa è successo: "È volato qualche insulto di troppo, io sono andato a spingere via un loro giocatore perché c’era stata una rissa a centrocampo: volevo evitare che litigassero ancora, invece sono volati insulti pesanti e quando si vanno a toccare gli affetti personali, che magari non ci sono più, è difficile restare indifferenti. Sono stato insultato più volte e non ce l’ho più fatta. È stata una reazione immediata, non sono riuscito a trattenermi".

Meggiorini era molto legato alla mamma e ha raccontato quanto è stata decisiva lei per la sua carriera, ha parlato dei grandi insegnamenti che ha lasciato al figlio, cresciuto nel vivaio dell'Inter, ha realizzato oltre 100 gol e vestito anche le maglie di Chievo e Torino: "Se sono un calciatore, lo devo a mia madre. Era lei che da bambino mi portava avanti e indietro dal campo di allenamento, ogni santo giorno, col sole e con la pioggia, facendo sacrifici immensi che solo oggi riesco a capire davvero. Sorrideva, sorrideva sempre. Non le importava se segnavo un gol, se vincevo o perdevo, se giocavo bene o male. Prima di ogni partita, dalla scuola calcio alla serie A, mi diceva solo una cosa: comportati bene. Ecco perché quando l’avversario mi ha attaccato, tirandola in ballo, sono crollato".
Ora è tutto passato. L'attaccante con piacere dice che tutto il Lecce si è scusato. Oltre a Lucioni, anche il presidente dei giallorossi nel tunnel degli spogliatoi e lo stesso Majer hanno cercato di rincuorarlo: "Majer si è scusato subito, già nel tunnel, lo stesso ha fatto il presidente del Lecce. Ma per me era già finito tutto negli spogliatoi, l’avversario ha capito d’aver sbagliato".

E non era la prima volta che Meggiorini vive un momento così brutto. Perché quasi cinque anni fa, proprio pochi giorni dopo la perdita della madre, mancata a 63 anni dopo una malattia, durante uno Juventus-Chievo ci furono insulti e parole molto offensive verso la madre dell'attaccante, era l'aprile del 2017: "Quella volta contro la Juve tenni tutto dentro, mercoledì non ce l’ho fatta, non sono riuscito a trattenermi. Avrei voluto spaccare tutto, sfogare la mia rabbia, una volta per tutte. Poi ha pensato a mamma".