La clamorosa verità del papà di Samardzic: “L’Inter ha fatto un errore”. Rafaela Pimenta lo smonta
Lazar Samardzic aveva già salutato quelli che dovevano essere i suoi nuovi tifosi dell'Inter al termine delle visite mediche coi nerazzurri. Una scena già vista in questa sessione di mercato dopo gli arrivi di Marcus Thuram, Frattesi, Arnautovic, Sommer, Audero e Carlos Augusto, ovvero tutti gli acquisti della squadra nerazzurra in vista della stagione 2023/2024. Per il fantasista dell'Udinese però è andata in maniera diversa. L'ufficialità del suo arrivo era attesa da tutto il popolo nerazzurro ma dopo alcuni giorni non c'era traccia di alcuna nota sui social o sul sito dell'Inter del suo ingaggio. In poco tempo si è poi capito che la trattativa era definitivamente saltata. I motivi? Piccoli ma determinanti dettagli a quanto pare nonostante un accordo già chiuso da parte delle due società e del giocatore con l'Inter per quanto concerne le cifre dell'ingaggio e la durata del contratto.
Motivo della rottura sarebbe stato l'inserimento nell'affare di Rafaela Pimenta, con cui l'Inter ha trattato consapevole che fosse lei a curare gli interessi del giocatore. L'avvocato brasiliano, che ha preso in mano la scuderia di Mino Raiola dopo la sua morte, avrebbe però agito senza il consenso del padre di Samardzic che ha tentato di ritrattare nell'affare l'agenzia LIOS Sport (che segue il giocatore da un anno) per ridiscutere i termini dell'accordo del figlio e le commissioni che erano già state concordate con la Pimenta. Un tentativo non andato a buon fine portando definitivamente l'affare a saltare. A svelare i dettagli di quanto accaduto però è stato il padre di Samardzic, Mladen, che a Sportitalia ha chiarito: “L'inter ha fatto un errore: ha fatto tutta la trattativa e ha chiuso l'affare con una persona (Rafaela Pimenta ndr) che non aveva il permesso per farlo". Una versione che la Pimenta ha poi completamente smontato con una nota ufficiale.
Il padre del giocatore, ora rientrato definitivamente all'Udinese e mandato in campo da Sottil anche nel finale della gara contro la Juventus, ha specificato che l'affare sia stato portato avanti dalla Pimenta senza il loro consenso. Un qualcosa di inusuale, strano e se vogliamo assurdo visto che si tratta di affari da milioni di euro. "Non abbiamo avuto l'opportunità di parlare con l'Inter perché nel momento in cui ho spiegato che la Pimenta non era l'agente, automaticamente per loro era già tutto chiuso e non erano più interessati, perché, non si sa perché, pensavano che Rafaela Pimenta fosse l'agente".
Una vicenda che non ha precedenti: "Io l'ho vista una volta sola nella mia vita – ha spiegato il padre di Samardzic parlando della Pimenta – Non so lei come abbia fatto a infilarsi in questa cosa, perché la trattativa era tra Udinese e Inter: poi ci siamo trovati lei in mezzo, che voleva chiudere l'affare senza il nostro permesso". Una volta contattata l'Inter il padre del giocatore ha spiegato tutto a Marotta e Ausilio ma ricevendo solo una porta in faccia.
"Ho chiesto a Mr. Ausilio dove avrei sbagliato, di dirmelo – ha detto il papà di Samardzic – E mi ha risposto che non sapeva chi fossero gli agenti. E allora ho ribattuto, ‘Non è colpa mia, potevi chiedere'". Un affare naufragato poi sul più bello inevitabilmente con il clima incandescente che si era creato: “Vogliamo vedere i contratti – ha spiegato parlando dei dialoghi con l'Inter – vogliamo vedere l'offerta con una email scritta e non solo al telefono. Vogliamo vedere l'ingaggio, i bonus”.
Il padre di Samardzic ha spiegato di non aver visto nulla di scritto, nessun documento: "Loro avevano mandato tutto a Rafaela Pimenta e avevano sbagliato. – ha aggiunto rivelando poi come si è chiusa la questione – Ausilio mi ha stampato la copia del contratto in quell'appuntamento e io gli ho detto : ‘Ecco, ora è la prima volta che vedo questi numeri'". A quel punto il dirigente dell'Inter nervoso chiude definitivamente la trattativa: "È finito tutto, ha detto che non avevamo più nulla di cui discutere, ha detto che l'Inter ha 150 anni di storia, che ha fatto la Finale di Champions ma io gli ho spiegato che qui c'è stato un errore di comunicazione, mi spiace”.
Di fatto però troppe cose non tornano nelle parole del padre di Samardzic. Basti pensare che solo due mesi fa, durante la cerimonia del Golden Boy 2023, Rafaela Pimenta, a precisa domanda, rispondeva: "Sì, Samardzic è un mio assistito – spiegò – Secondo me è un fenomeno ma è troppo facile per me, sono di parte". Dopo un mese e mezzo sarebbe poi iniziata la trattativa tra Inter e Udinese che poi troveranno un accordo sulla cessione del giocatore ai nerazzurri che aveva anche effettuato le visite mediche.
Tutto è poi saltato proprio per problemi sorti a causa dell'inserimento del padre – ma probabilmente anche di una terza figura, forse un altro agente – che non avrebbe gradito il contenuto di quel contratto. Tutto molto strano, ecco perché Rafaela Pimenta, attraverso una nota ufficiale, ha deciso di fare chiarezza facendo presente la sua versione dei fatti smontando totalmente il padre di Samardzic.
"Mi dispiace che il papà di Samardzic abbia giustificato le sue decisioni con questi argomenti. Per me parlano i fatti – ha detto la Pimenta – Dall’incontro avuto con lui e la moglie insieme a Kolarov nel mio ufficio a Montecarlo, alle tante chiamate fatte insieme ai diversi club, alla sua richiesta rivolta all’Udinese di parlare direttamente con me". Ma non è tutto, Rafaela Pimenta fa presente alcuni dettagli di quell'affare con l'Inter facendo capire come tutti sapessero che era lei a rappresentare il giocatore in quel momento:
"E ancora: il nostro appuntamento insieme presso la sede dell’Inter, gli ok dati all’Inter, i brindisi con lui e la moglie in un hotel di Milano, la videochiamata con il figlio per organizzare le visite mediche, l’arrivo di altri famigliari e del cameraman per le riprese video – si legge – Dopo tutto questo il papà ha avanzato delle richieste che io non condividevo nella sostanza e nella forma e in quel momento ho deciso di farmi da parte".