Il Palmeiras vince la Copa Libertadores con un gol al 99′ e 14 minuti di recupero
Il Palmeiras vince la Copa Libertadores con un gol quasi al 99′ e 14 minuti di recupero. È il secondo trionfo nella storia, che arriva a distanza di 22 anni dal primo successo (1999). Nello storico Maracanã a decidere la finale tutta brasiliana con il Santos è il gol di Breno Lopes siglato a 98'29" che ha squarciato l'ansia e l'attesa per un match agonisticamente intenso più dal punto di vista emotivo che degli spunti offerti dal campo.
Ironia della sorte, l'eroe dell'incontro è stato il calciatore che non ti aspetti, un semi-sconosciuto all'ombra di Luiz Adriano o Willian: il 25enne esterno d'attacco prelevato nei mesi scorsi dalla Juventude senza clamore, il classico rinforzo che occorre per puntellare la rosa ma non sposta gli equilibri. E invece s'è rivelato risolutivo.
Quando i tempi supplementari sembravano inevitabili, a sbloccare il risultato è stato il colpo di testa dell'ala mancina, scatenando la gioia dei tifosi di San Paolo: perfetto il traversone innescato da Roni, altrettanto precisa la conclusione che manda ko gli avversari.
Poco prima, quasi come triste presagio di quel che sarebbe accaduto a distanza di qualche minuto, il Santos aveva perso il proprio tecnico, Cuca, espulso nella fase più concitata della gara caratterizzata da interruzioni continue e da un gioco spezzettato, nervoso, fatto più di spunti individuali e fiammate improvvise. Una di queste, che mette i brividi ai tifosi del Palmeiras, arriva intorno alla mezzora della ripresa quando Pituca costringe Weverton a sfoderare una grande parata.
L'ossessione per un titolo tanto atteso viene spazzata via dall'esultanza di Breno Lopez che sancisce così la seconda vittoria consecutiva di una squadra brasiliana: nella precedente edizione, infatti, il Flamengo aveva battuto in finale il River Plate (2-1). Vince il Palmeiras, un po' meno il gioco visto in campo.