Il Pallone d’Oro rubato a Maradona dalla camorra va all’asta, i figli: “È nostro”. Vale una fortuna
Sembrava perso per sempre il pallone d'oro di Diego Armando Maradona, che era stato rubato dal caveau del Banco di Napoli. Per anni si è pensato che fosse stato fuso e convertito in lingotti d'oro, ma nel 2016 è stato ritrovato e molto presto sarà venduto all'asta.
Il pallone d'oro di Maradona
"El Pibe de Oro" in realtà non vinse mai il Pallone d'Oro che viene assegnato ogni anno da France Football. Fino al 1994, infatti, questo riconoscimento era riservato ai giocatori europei. Al campione argentino venne però assegnato il Pallone d'Oro dei mondiali del Messico del 1986, oltre al Pallone d'Oro alla carriera nel 1995.
La rapina del pallone d'oro
Il 26 ottobre 1989 otto membri del clan della camorra di Giuseppe Misso in una rapina al Banco di Napoli si appropriarono di 420 milioni di lire e il contenuto di 400 cassette di sicurezza. Una di queste, apparteneva proprio a Maradona, e al suo interno era conservato il Pallone d'Oro di Messico '86, al quale la leggenda argentina teneva tanto. Negli anni successivi si ipotizzò anche che Maradona si fosse rivolto al clan dei Lo Russo per recuperarlo, ma gli fu detto che il trofeo era stato fuso e convertito in lingotti d'oro.
Il ritrovamento e la vendita all'asta
Il pallone d'oro pare sia stato ritrovato oltre otto anni fa, da un ex gallerista amante delle aste franco-algerino. Il 28 gennaio 2016, in mezzo a una miriade di oggetti, Abdelhamid B notò una cassa contenente oltre 150 trofei sportivi, tra i quali spiccavano una scarpa d'oro e un Pallone d'Oro che pensava appartenesse a Cruyff, ma dopo oltre 7 anni di indagini con perizie 3D, si è avuta la conferma che il pallone d'oro sia proprio quello assegnato a Maradona nel 1986.
La vendita all'asta: la famiglia non ci sta
La vendita all'asta del pallone d'oro è prevista per il prossimo 6 giugno, e il valore stimato è enorme: tra i 12 e i 15 milioni di euro. Ma la famiglia di Maradona non ci sta. I figli Diego junior, Dalma e Giannina ne sostengono infatti la legittima proprietà: "Papà ci chiedeva sempre di quel Pallone, e avrebbe voluto averlo. Se è stato ritrovato è suo, e quindi nostro che ne siamo gli eredi" sostiene Diego jr al Corriere del Mezzogiorno, che promette battaglia "i nostri avvocati sono allertati, aspetteremo l'esito delle nostre verifiche, e poi eventualmente bloccheremo l'asta".