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Il padre di Lamine Yamal accoltellato in un parcheggio: è grave ma non in pericolo di vita

Mounir Nasraoui, genitore del calciatore del Barcellona, ha riportato ferite importanti da arma da taglio ma non è in pericolo di vita. Secondo le prime ipotesi fatte dagli inquirenti, quell’atto di violenza avrebbe un precedente.
A cura di Maurizio De Santis
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Mounir Nasraoui, il padre di Lamine Yamal, ferito da una coltellata, è stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Can Ruti di Badalona ma non in pericolo di vita. Un grande spavento amplificato anche dal tam tam delle notizie che si sono inseguite fino a quella più lieta: la ferita riportata era seria ma per sua fortuna il fendente non aveva raggiunto organi vitali, tanto da poter essere dimesso e rimandato a casa ma con l'ordine di assoluto riposo. Una lesione conseguenza di un colpo ricevuto (ma potrebbe averne subito anche più d'uno) in un parcheggio di Mataró, città in cui abita. Non è ancora chiara la dinamica dell'accaduto e quali siano state le cause dell'aggressione: secondo le prime ipotesi fatte dagli inquirenti, quell'atto di violenza avrebbe un precedente. Ovvero, un alterco e una rissa sfiorata all'interno di un pomeriggio. Ma anche su questo aspetto non ci sono certezze. La stessa polizia locale, in attesa dei riscontri e di raccogliere testimonianze attendibili, ha preferito finora non pronunciarsi.

Chi è il padre di Lamine Yamal

Di Mounir Nasraoui si sa poco: ha 32 anni, è originario di Larache (Marocco) e, le cronache che rimbalzano dalla Catalogna, raccontano sia stato un pittore edile. Il figlio prediletto è nato dal matrimonio con Sheila Ebana, la moglie di origini equato-guineane. La sua figura è finita sotto i riflettori grazie alle prodezze e all'esplosione del giovane talento del Barcellona: se la Liga e la Champions hanno rappresentato per lui una sorta di trampolino di lancio, è la vittoria degli Europei in Germania che ha rappresentato la definitiva consacrazione.

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Quindici anni di differenza. Una forbice di tempo così breve ha fatto sì che il rapporto tra padre e figlio sia stato sempre particolare. È stato lo stesso Yamal a parlarne, definendo il papà un amico speciale. Uno dei pochi che l'esterno d'attacco dei blaugrana ha e accoglie nella ristretta cerchia di affetti. "È molto giovane, per me è così importante che un padre e un figlio abbiano un rapporto così aperto in cui posso raccontargli tutto".

Dalla foto con Messi ai festeggiamenti in campo: la popolarità di Nasraoui

Mounir Nasraoui era in campo e festeggiava con grande gioia sia il trionfo delle Furie Rosse sia il premio ricevuto da Lamine, eletto quale miglior giovane calciatore del trofeo continentale. Aveva un atteggiamento euforico, era fuori di sé per la gioia: si comportava come nemmeno suo figlio diciassettenne faceva. Piangeva, si sbracciava e si lanciava sul rettangolo verde: tutto vero, il suo ragazzo ha sfondato per davvero.

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Un predestinato. Così è stato definito Yamal per una foto che lo vedeva ancora neonato intento a fare il bagnetto. Cosa c'è di strano? Nulla. Inusuale era avere Lionel Messi che guarda quel bimbo, gli sorride e lo accarezza. In quell'immagine c'era anche la madre di Lamine, fu scattata in occasione di un calendario realizzato dal Barcellona per beneficenza. "Dio gli ha fatto un dono", disse il padre del calciatore nel raccontare la vera storia di quel ritratto, precisando che in realtà ad averne beneficiato è stato l'argentino.

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