Il nuovo protocollo anti-Covid della Serie A: con 13 calciatori si gioca o 3-0 a tavolino
Il 6 gennaio 2022 è stato approvato il nuovo protocollo ufficializzato dalla Lega Serie A per quanto riguarda la gestione dei casi di positività al Covid-19 nel ‘gruppo squadra' dei club del massimo torneo calcistico italiano e il rinvio gare di campionato. Il Consiglio ha deliberato il nuovo regolamento, che stabilisce come i club con uno o più calciatori positivi devono comunque scendere in campo per la gara prevista dal calendario se ci sono a disposizione dell'allenatore 13 giocatori, di cui almeno un portiere, della prima squadra o calciatori della Primavera nati entro il 31 dicembre 2003. Gli atleti dovranno, chiaramente, risultare negativi ai test PCR entro le 24 del giorno precedente. Nel caso in cui una società abbia questa situazione e non si presenta in campo varrà l'articolo 53 delle NOIF, ovvero il 3-0 a tavolino per chi, invece, sarà presente sul terreno di gioco.
Sono quattro i punti analizzati nel dettaglio dal Consiglio della Lega Serie A. Il primo riguarda i casi di positività, in cui si fa riferimento a uno o più casi positivi al Coronavirus: "la gara sarà disputata secondo il calendario di ciascuna competizione, purché il club in questione abbia almeno 13 calciatori disponibili, di cui almeno un portiere, tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e della formazione Primavera nati entro il 31 dicembre 2003, risultati negativi ai test entro la mezzanotte del giorno precedente a quello della gara".
Il secondo riguarda i numero minimo di giocatori, indicato già nella prima regola; mentre il terzo fa riferimento al 3-0 a tavolino per chi non si presenterà in campo, seguendo l'articolo 53 delle N.O.I.F. (norme organizzative interne federali). Infine, per il punto 4, ciascun club "dovrà comunicare alla Lega la documentazione comprovante le riscontrate positività entro la mezzanotte del giorno precedente il giorno di gara".
Questo nuovo protocollo anti-Covid cercherà di adeguare nuovamente il torneo alla pandemia, che con la variante Omicron ha dato un altro duro colpo all'emergenza sanitaria già esistente.