Il nuovo format della Champions League senza gironi (ma con più partite)
La formula della Champions League rimarrà immutata anche nel prossimo triennio, ma dal 2024 tutto potrebbe cambiare. Secondo quanto scrive il quotidiano inglese ‘The Times' potrebbe essere approvato il sistema ‘alla Svizzera' che sembra mettere d'accordo sia la Uefa che l'ECA, l'associazione europea dei club, e pure dell'European Leagues (l'associazione europea delle leghe).
La riforma della Champions League
La Uefa prima della fine del 2020 dovrebbe presentare nel dettaglio il nuovo format che prevede anche l'aumento del numero delle squadre partecipanti che passerebbero da 32 a 36. La grande novità riguarderebbe la scomparsa della fase a gironi, che spesso è stata criticata perché con la formula attuale spesso capita che all'ultima giornata è già tutto deciso. Ogni squadra disputerebbe 10 partite nella fase iniziale (5 in casa, 5 fuori), rispetto alle sei attuali. Questo ovviamente farebbe piacere sia alle società che alla Uefa e pure ai broadcaster che avrebbero maggiori incontri da trasmettere.
Niente più gironi e abolito il sorteggio dagli ottavi
Non essendoci i gironi si verrebbe a creare una classifica totale, unica, con tutte le 36 squadre che in base ai risultati verrebbero classificate dal 1° all'ultimo posto. Le prime 16 si qualificherebbero per gli ottavi di finale e si incrocerebbero in un ordine preciso. Perché non ci sarebbe un sorteggio. La 1a affronterebbe la 16a, la 2a giocherebbe contro la 15a, la 3a invece contro la 14a e così via. Per poi procedere con quarti, semifinali e finali. Le quattro semifinaliste si qualificherebbero anche per l'edizione successiva della Champions. Quelle invece piazzate dalla 17a alla 24a posizione finirebbero in Europa League.
I club principali sarebbero pronti a dire di sì. Un maggior numero di incontri produrrà introiti ulteriori e l'allargamento a 36 squadre partecipanti senz'altro farebbe piacere anche a club di nazioni che sono costrette a disputare i preliminari ogni anno. E con tutte le posizioni da assegnare ogni partita, dalla prima all'ultima, avrebbero un peso specifico notevole.