Il nuovo CT dell’Inghilterra non canterà l’inno nazionale, tabloid scatenati: “Va licenziato subito”
L'ammissione fatta da Lee Carsley di non essere intenzionato a cantare l'inno nazionale dell'Inghilterra prima delle partite che giocherà la nazionale di cui è CT ad interim – dopo la fine della gestione Southgate – ha sollevato un vespaio di polemiche Oltremanica: non solo i tifosi sui social, ma anche i principali tabloid hanno gridato allo scandalo. Un durissimo editoriale del Daily Mail è arrivato a chiedere di destituirlo subito dalla carica: "Lee Carsley dovrebbe essere licenziato dalla Football Association oggi. Il suo rifiuto di cantare l'inno nazionale è un tradimento e non è adatto a essere il CT dell'Inghilterra".
Lee Carlsley ha giocato con la Repubblica d'Irlanda da calciatore
Stasera l'Inghilterra giocherà il suo match d'esordio nella Nations League 2024/25 in casa della Repubblica d'Irlanda, un avversario che non è come tutti gli altri per il 50enne Carsley, che pur essendo nato a Birmingham in Inghilterra, ha rappresentato proprio l'Irlanda da giocatore a livello internazionale, in virtù delle origini di sua nonna. Una lunga militanza quella dell'allora centrocampista: 40 presenze tra il 1997 e il 2008.
Il CT dell'Inghilterra ha spiegato perché non canterà l'inno ‘God Save the King'
Nella conferenza di vigilia del match di Dublino, Carlsley – che resta allenatore dell'Under 21 inglese mentre siede ad interim sulla panchina della nazionale maggiore, in attesa che venga nominato un nuovo CT dalla FA – ha annunciato che non canterà ‘God Save the King' prima del match con la Repubblica d'Irlanda. Il tecnico ha motivato il suo comportamento col fatto che non ha mai cantato alcun inno nazionale in vita sua, neanche quando era un giocatore della squadra irlandese o come allenatore della Under 21 inglese.
Alla domanda se avrebbe cantato l'inno nazionale inglese a Dublino, Carsley ha risposto: "È una cosa con cui ho sempre avuto difficoltà quando giocavo per l'Irlanda, qualcosa che non ho mai fatto. Sono sempre stato molto concentrato sulla partita e sulle mie prime azioni. Ero davvero concentrato sul calcio e ho portato questo aspetto anche da allenatore. Penso a come si schiereranno gli avversari e alle nostre prime azioni durante la partita. Rispetto pienamente entrambi gli inni e capisco quanto significhino per entrambi i Paesi. È qualcosa che rispetto molto".
L'insistenza di Carsley nel non cantare ‘God Save the King' – che peraltro è estremamente impopolare tra molti irlandesi – non ha fatto felice i tifosi inglesi e in tanti non vedono l'ora che venga nominato finalmente il sostituto definitivo di Southgate, uno che invece cantava con convinzione l'inno inglese e chiedeva di fare altrettanto ai suoi giocatori.